Cagliari Chiese di "Sant'Agostino" "Sant'Anna" "Sant'Eulalia"

La Chiesa di Sant'Agostino venne edificata intorno al 1577 in stile rinascimentale, nel quartiere della Marina; l'ingresso principale si trova in via Baylle ma vi è un ingresso secondario che immette nel Largo Carlo Felice. Unico esempio di architettura rinascimentale.

 

Due tele del genovese Pantaleone Calvo, uniche superstiti di un retablo realizzato nel 1646 in collaborazione con un artista spagnolo. Le due opere raffigurano rispettivamente l‟Arcangelo Gabriele e la Vergine Annunziata. Altare di legno dorato in stile barocco del 700, recentemente restaurato e la statua del santo presenta come attributi la mitra e il piviale e risale probabilmente al Seicento.





La Marina, uno dei  più antichi quartieri di Cagliari.


2013 "Chiesa di Sant'Anna"
La Collegiata di Sant'Anna,  è la principale chiesa parrocchiale del quartiere di Stampace. Gravemente danneggiata nel 1943 durante la seconda guerra mondiale, a causa dei bombardamenti, venne ricostruita nel dopoguerra.
Altare maggiore, novecentesco, con la statua marmorea di sant'Anna con Maria bambina.

In questa cappella si conserva un pregevole crocifisso ligneo del XIV secolo, una volta custodito nella chiesa di San Francesco di Stampace, distrutta nel XIX secolo.
La sacrestia della Chiesa di Sant'Anna
La sacrestia della Chiesa di Sant'Anna
La sacrestia della Chiesa di Sant'Anna
Via Azuni. 
                                   
                Nella Marina, tra i più antichi quartieri di Cagliari si trova la Chiesa di Sant'Eulalia, in stile gotico-catalano, dedicata alla patrona di Barcellona.      


Il presbiterio, adeguato alle nuove esigenze liturgiche solo da pochi anni, ospita il vecchio altare maggiore, opera del 1919
Dietro il presbiterio si trova l' ambiente del coro, nella cui parete di fondo si ammira la tela ottocentesca di Antonio Caboni, copia dell' Ultima Cena di  Leonadro da Vinci.
 Il coro ospita l'organo collocato nel 1926.
Interno della Chiesa di Sant'Eulalia 
Interno della Chiesa di Sant'Eulalia 

Mandas 2012 "Borgo della Trexenda"

 

Il centro storico di Mandas, mostre e laboratori.

Per le vie del centro storico vendita e degustazione del pane, formaggio e dolci.
Per le vie del centro storico vendita e degustazione del pane, formaggio e dolci.

Per le vie del centro storico vendita e degustazione del pane, formaggio e dolci.



Il museo "i lollasa de is aiaiusu". Sa lolla obetta (loggiato aperto) .
Sa lolla de su trellaxiu (la stanza del telaio).
  Sa lolla de su braberi (la stanza del barbiere).
Su magasinu de su binu (il magazzino del vino).

Sa lolla de su sabatteri (la stanza del calzolaio).
Lavorazione e degustazione del formaggio e della ricotta.

Il piazzale delle feste e la chiesa di Sant’Antonio Abate.
Chiesa di Sant’Antonio Abate.
Chiesa di Sant’Antonio Abate.
Il piazzale delle feste e la chiesa di Sant’Antonio Abate.

Sfilata di coppie in abito tradizionale provenienti da tutta la Sardegna ed esibizione con ballo.
Sfilata di coppie in abito tradizionale provenienti da tutta la Sardegna ed esibizione con ballo.
Sfilata di coppie in abito tradizionale provenienti da tutta la Sardegna ed esibizione con ballo.

Sfilata di coppie in abito tradizionale provenienti da tutta la Sardegna ed esibizione con ballo.
Per le vie del centro storico .
Per le vie del centro storico .
Per le vie del centro storico .
Per le vie del centro storico .
 Diverse lapidi ricordano il passaggio a Mandas dello scrittore D.H. Lawrence nel 1921.
La chiesa di San Giacomo Apostolo è situata nella periferia del centro abitativo di Mandas, consacrata il 6 luglio 1605.

La sua facciata un arco a tutto sesto tiene in se il portale ligneo sopra il quale è stato posto l'araldo della famiglia Carroz, che all'epoca governava il Ducato di Mandas. 
La sua facciata un arco a tutto sesto tiene in se il portale ligneo sopra il quale è stato posto l'araldo della famiglia Carroz, che all'epoca governava il Ducato di Mandas. 



L'antico ex convento di S. Francesco, vicinissimo alla chiesa parrocchiale di S. Giacomo. 
La struttura, di grandi dimensioni, si sviluppava al pianterreno attorno al caratteristico e ampio chiostro con arcate e i locali di uso comunitario,  e al piano superiore le celle dei religiosi. 
Il caratteristico e ampio chiostro con arcate.

L’omonima chiesetta  di S. Francesco.