MAROCCO 2011magici sapori.


Marrakech, Jemaâ El Fna la piazza che è il simbolo del Marocco più autentico. Cartomanti e misteriosi venditori d'acqua, maghi e cantastorie, donne velate artiste dell’hennè, cercano di attirare l'attenzione con campanelli e inviti in lingua francese. Gli incantatori di serpenti hanno fatto di questo luogo il loro teatro quotidiano, dal 2001 è riconosciuta dall'Unesco come patrimonio orale e immateriale dell'umanità.
Marrakech, la piazza Jemaâ El Fna. 
Marrakech, la piazza Jemaâ El Fna. 

Marrakech, la piazza Jemaâ El Fna. 



 
Jemaâ El Fna incantatori di serpenti.


Marrakech, la piazza Jemaâ El Fna.

Marrakech, la piazza Jemaâ El Fna.

Marrakech, la piazza Jemaâ El Fna, il meraviglioso minareto del XII secolo della Moschea della Koutoubia, sovrasta la piazza. Simbolo spirituale della città, la moschea si trova nel centro di Marrakech e rappresenta il più importante luogo di culto. 

Marrakech, la piazza Jemaâ El Fna, la Moschea della Koutoubia, il meraviglioso minareto del XII secolo. 

La mattinata del giorno dopo siamo ritornate in piazza Jemaâ El Fna
Piazza Jemaâ El Fna, in questa terrazza abbiamo ammirato dall'alto la maestosa piazza e gustato il tradizionale e delizioso tè alla menta

Piazza Jemaâ El Fna, uno dei tanti incantatori di serpenti mi fa indossare una interessante e vivace collana..


Piazza Jemaâ El Fna


Lasciamo la Piazza Jemaâ El Fna e ci dirigiamo verso il Souk, il cuore vitale della medina, la parte antica della città risalente al XII secolo, questo è il luogo dove usi e tradizioni millenarie si mescolano sin dai tempi antichi. 

il Souk, il cuore vitale della medina
il Souk, il cuore vitale della medina


il Souk, il cuore vitale della medina

il Souk, il cuore vitale della medina
il Souk, il cuore vitale della medina

il Souk, il cuore vitale della medina,  olive e spezie.
il Souk, il cuore vitale della medina
il Souk, il cuore vitale della medina
Marrakech, il Souk è il cuore vitale della medina
Marrakech,dentro il souk ci sono tanti souk, divisi per prodotti in vendita, il souk dei fabbri,  il souk delle babbucce, il souk dei costruttori di strumenti musicali,  il souk dei tintori, e quello del cuoio.













Marrakech. Studenti davanti ad una scuola.


Rabat. Il meraviglioso Mausoleo di Mohammed V, il sultano che governò il Marocco dal 1927 al 1953 e dal 1957 al 1961, anno della sua morte.  

La Torre di Hassan, è il minareto di una moschea rimasta incompleta. Iniziata per ordine del sultano Yacoub al-Mansour, la torre doveva essere la più grande del mondo assieme all' adiacente moschea, ma i lavori si interruppero alla sua morte nel 1199. La torre raggiunse solo i 44m, anzichè  96m.  Anche il resto della moschea fu lasciato incompleto, con solo la prima parte delle numerose mura e delle 200 colonne che dovevano essere innalzate.

Il mausoleo di Mohammed V è una tomba reale. Si trova sul piazzale della torre di Hassan. 
Il mausoleo contiene la tomba di Mohammed V e dei suoi figli Moulay Abdellah e Hassan II. 

 



Il mausoleo di Mohammed V


La Torre di Hassan.





Le Guardie a cavallo all'ingresso del piazzale della torre di Hassan.

Rabat. Il Mausoleo di Mohammed V.
Rabat. Panorama.
Rabat. Panorama.

La Kasba degli Oudaïa  è un quartiere fortificato di Rabat, posto su uno sperone roccioso. Fu edificato dagli Almoravidi per combattere le attività dei berberi Barghawāṭa. Si entra all'interno della Qaṣba attraverso la Bāb al-Wudāyya, una porta monumentale color ocra interamente scolpita

La Kasba degli Oudaïa,  costruita nel XII secolo, la presenza delle due grandi torri evidenziano lo scopo difensivo della kasbah.
Rabat, la Kasbah degli Oudaïa.


 

 La Kasba degli Oudaïa, i Giardini Andalusi in stile moresco, un tranquillo rifugio dal traffico cittadino.

I Giardini Andalusi in stile moresco.

La Kasba degli Oudaïa, il bellissimo Cafè Maure, una terrazza moresca sull’estuario del Bouregreg dove abbiamo gustato il tè alla menta e i dolci alle mandorle. 


Continuiamo la nostra passeggiata a piedi all'interno della  cittadella fortificata,  e ci perdiamo tra dedali di vicoli con le case tinteggiate con la calce di azzurro intenso e bianco..

I vicoli della Kasba degli Oudaïa.


I vicoli della Kasba degli Oudaïa.







Alcuni edifici presenti nella casba risalgono al XII sec. e la Moschea El Atika (moschea vecchia) è la più antica di Rabat.




Una volta percorsa la strada che conduce alla "Moschea antica", situata in una posizione panoramica, e salendo sulla vicina cinta muraria, si gode di una vista sull'oceano Atlantico.







Fès. La più antica capitale imperiale del Marocco.La Medina.

Fès. La più antica capitale imperiale del Marocco. La Medina.

Chouara, all'interno della  medina di Fes, nascosta tra i numerosi vicoli si trova una delle più antiche concerie della città la cui tecnica è stata tramandata da padre in figlio. File di vasche in pietra contenenti liquidi e coloranti diversi, gli uomini lavorano immersi dentro le vasche alla pulitura e alla tintura del pellame in un fetore insopportabile dovuto all'uso di escrementi di piccione per la concia.
Un rametto di foglie di menta sotto il naso è stata una necessità. 
Le Concerie Chouara di Fes risalgono al medioevo, e sono le più antiche del paese, e sono entrate a far parte del patrimonio mondiale dell’umanità tutelato dall’Unesco.
Le Concerie Chouara di Fes.
Dalla terrazza delle concerie Chouara, il panorama di Fes.

Dalla terrazza delle concerie Chouara, il panorama di Fes.

Dalla terrazza delle concerie Chouara, il panorama di Fes.


Le Concerie Chouara di Fes.
In Marocco, il venerdì a pranzo tutti mangiano il couscous.
Nei reticoli di vicoli  della Medina, dove all’interno di una lussureggiante dimora   tra i decori di una sala principesca oggi ci aspettano a pranzo per assaggiare il couscous. 
Quando tutto è pronto, il couscous marocchino arriva nel suo tradizionale piatto di terracotta, con dentro al buco nel centro del piatto, la carne. A parte, vengono servite le verdure con del brodo,con delle spezie, per bagnare il couscous, mentre lo si mangia. 

Le curiose segnaletiche nella medina.

Le curiose segnaletiche nella medina.

La medina di Fès è una delle più estese e meglio conservate città medievali del mondo, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Un intricato labirinto di 9.400 vicoli, protetto dalle antiche mura, dove si concentra tutto l'artigianato tradizionale marocchino.

Il fascino esotico della medina  è la  più grande attrazione di Fez , un caos di stradine e vicoli dove passa al massimo una persona, di muli e venditori. La medina di Fes, è patrimonio UNESCO.







La Medina di Fès, una delle numerose fontane dei suoi vicoli.

La Madrasa di Al-Attarine fu costruita dal sultano Marandi Abu Sa’id Uthman II, noto come un pio sovrano che preferiva la pace alla guerra, tra il 1323 e il 1325, e si trova  nel centro spirituale di Fès.
 Il punto forte della piccola madrasa sono il cortile, i pavimenti e le pareti decorate con i motivi tradizionali dell’artigianato marinide 

Il cortile di questa piccola madrasa è un esempio di architettura islamica,  le cui pareti sono decorate in stucco scolpito,  di calligrafia araba e tessere di mosaico zellige che formano motivi geometrici colorati. Bellissime sono le colonne di marmo con gli archi e le cornici in legno finemente intagliate, che si innalzano dal pavimento.
Una delle scuole nei  vicoli della Medina di Fès. 
 I bambini a lezione.
La lavorazione della seta vegetale per la preparazione di indumenti  molto colorati come sciarpe, mantelli, vestiti, è una tra le tante attività artigianali del Marocco.


Vendita di svariati tipi di datteri e altra frutta secca. 

L'unico mezzo di trasporto ammesso nella medina è l'asino o il mulo, che con il dorso carico di pellame e altri pesi si spostano tra gli intricati vicoli.



 Il Palazzo Reale di Fès costruito nel XIV secolo, è uno dei più grandi e antichi del Marocco.

Come la maggior parte delle moschee e dei palazzi in Marocco, il Palazzo Reale di Fès non si può visitare.  Abbiamo ammirato solo le  impressionanti porte che conducono al palazzo, sono sette porte di dimensioni diverse, che rappresentano i sette giorni della settimana e i sette livelli della monarchia.


Le enormi porte di bronzo sono incorniciate da migliaia di piccole piastrelle di ceramica dalle tonalità azzurre e verdi, che compongono varie forme geometriche.
La porta d’entrata principale è decorata con piastrelle zellinge e legno di cedro interamente intagliato a mano.

Una parte del Palazzo Reale di Fes è riservata tutt’oggi al re del Marocco durante i suoi soggiorni a Fes.


Oggi visitiamo una fabbrica di ceramica  fuori dal centro, dove si possono vedere gli artigiani, per lo più giovani, che seguiti da anziani imparano la manualità per la creazione di vere e proprie opere d'arte usando le arti tramandate da secoli.








Il Mausoleo del sultano Moulay Ismaïl è un'ex moschea costruita nel 1703, diventata un mausoleo dove il sultano Moulay Ismaïl  riposa accanto a una delle sue mogli e due dei suoi figli.
È uno dei rari monumenti religiosi in Marocco aperti ai non musulmani.

La porta d'ingresso è molto decorata, e sormontata da piastrelle verdi. 

I fermagli del portone d'ingresso del mausoleo.

Interno del mausoleo del Moulay Ismail

Interno del mausoleo del Moulay Ismail


Il cortile con al centro una vasca in marmo. 







Particolare dei mosaici parietali e della fascia in gesso scolpito, sormontata da una meridiana.

Meknes, Mausolée Moulay Ismail

Meknes, Mausolée Moulay Ismail

Meknes, Mausolée Moulay Ismail


le decorazioni in ceramiche zellij e stucchi elaborati di una delle stanze del mausoleo. 
Tomba del Moulay Ismail nel cortile interno
 La camera funeraria riccamente decorata è adornata da orologi Comtoise, doni di Luigi XIV al Sultano, perchè voleva essere perdonato per il suo rifiuto di dare la mano di una delle sue figlie a Moulay Ismaïl.
Meknes, La porta Bab el-Mansour, la più bella porta della città con le colonne di marmo di Carrara
La porta Bab el-Mansour, la più bella porta della città con le colonne di marmo di Carrara
Meknes
Meknes
Meknes
       Meknes
Arrivo a Casablanca la città del Marocco occidentale, situata sulla costa dell'Oceano Atlantico. 
Casablanca, la Moschea Hassan II  è la terza moschea più grande al mondo, il suo minareto (210 metri) è il più alto in assoluto e fa anche da faro per il porto.
La Moschea, progettata dall'architetto francese Michel Pinseau, fu costruita negli anni 90 per celebrare il sessantesimo compleanno di Re Hassan II del Marocco. Si estende in un'area di circa 90.000 metri quadrati, nel cortile esterno si possono riunire fino a 80.000 fedeli.
Casablanca, la Moschea Hassan II
Casablanca, la Moschea Hassan II



Casablanca, la Moschea Hassan II



Casablanca, la Moschea Hassan II

Casablanca, la Moschea Hassan II

Casablanca, scorcio con fontana della moschea di Hassan II



Casablanca Palazzo Reale, non è possibile visitarlo, perché è una delle residenze del Re, ma si può ammirare da fuori in tutto il suo splendore, con le sue mura, le bellissime porte di accesso e l'ampio piazzale.
Casablanca, Moschea reale presente nei pressi della residenza reale
Casablanca Palazzo Reale

Casablanca Palazzo Reale

Casablanca Palazzo Reale
Casablanca, Moschea reale presente nei pressi della residenza reale


necropoli di Chellah edificata nel 1200
necropoli di Chellah edificata nel 1200
Ingresso alla necropoli di Chellah edificata nel 1200
necropoli di Chellah edificata nel 1200
necropoli di Chellah c'è un meraviglioso giardino con cicogne
necropoli di Chellah
Un marabutto (tomba di una persona considerata santa)
tombe di marabutti (santi uomini) che vivevano monasticamente 
tombe di marabutti (santi uomini) che vivevano monasticamente 
Un marabutto (tomba di una persona considerata santa)
Un marabutto (tomba di una persona considerata santa)
 una sorgente trasformata in fontana per abluzioni
 una sorgente trasformata in fontana per abluzioni
Un marabutto (tomba di una persona considerata santa)
si trovano i resti della necropoli Merinide del XIII secolo,
necropoli di Chellah edificata nel 1200
c'è un meraviglioso giardino con cicogne
la moschea di Abu Yussef Yacum con un minareto decorato con maioliche policrome, ora in rovina. 

la moschea di Abu Yussef Yacum con un minareto decorato con maioliche policrome, ora in rovina. 
necropoli di Chellah edificata nel 1200
necropoli di Chellah edificata nel 1200
necropoli di Chellah edificata nel 1200
necropoli di Chellah edificata nel 1200
la moschea di Abu Yussef Yacum con un minareto decorato con maioliche policrome, ora in rovina. 
necropoli di Chellah edificata nel 1200
Un marabutto (tomba di una persona considerata santa)
Un marabutto (tomba di una persona considerata santa)


c'è un meraviglioso giardino con cicogne



Marrakech

Marrakech



Marrakech

un’erboristeria di Marrakech, l’Herboristerie Bab Agnaou. Tra i barattoli con i tappi colorati ben esposti alle pareti e contenenti erbe e radici, e olio di argan.

Marrakech, La bahia
Veduta dell'interno
La bahia è costituita da molte aree abitative costituite da un cortile circondato da stanze. Le pareti dell'edificio e gli interni sono tutti ricchi di lavorazioni in legno e/o gesso e maioliche


Soffitto di una sala della Bahia











verso lle Tombeaux Saadiens

 

Ingresso alle Tombeaux Saadiens

Ingresso alle Tombeaux Saadiens


Le Tombeaux Saadiens sono due piccoli mausolei collegati da un giardino disseminato di tombe e dominato da alte scenografiche palme. Il mausoleo più interessante è il primo che si incontra ed ospita tre sale, la Sala delle Dodici Colonne con la tomba del sultano saadita Ahmed el Mansour, morto di peste nel 1603, e l’altrettanto decorata Sala delle Tre Nicchie

Le Tombeaux Saadiens

Le Tombeaux Saadiens sono due piccoli mausolei collegati da un giardino disseminato di tombe e dominato da alte scenografiche palme. Il mausoleo più interessante è il primo che si incontra ed ospita tre sale, la Sala delle Dodici Colonne con la tomba del sultano saadita Ahmed el Mansour, morto di peste nel 1603, e l’altrettanto decorata Sala delle Tre Nicchie

      








"cierbil" tradizionali pantofole
piazza Jamaa el Fna 
piazza Jamaa el Fna 
piazza Jamaa el Fna 
piazza Jamaa el Fna 
piazza Jamaa el Fna 
piazza Jamaa el Fna 
piazza Jamaa el Fna 

La piazza si trasforma all'imbrunire, gli ambulanti, gli incantatori di serpenti spariscono e la piazza viene occupata, con una velocità incredibile, da punti di ristoro con annessa cucina che riempie la piazza di fumo e profumi di carne o verdure cotte
A sera inoltrata ormai in piazza Jamaa el Fna e gli avventori, locali o turisti, dei banchetti di ristoro sono accorsi numerosissimi. 
piazza Jamaa el Fna 
piazza Jamaa el Fna 
piazza Jamaa el Fna 
piazza Jamaa el Fna 
Jemaâ El Fna dalla terrazza di un locale dove abbiamo gustato il tradizionale tè alla menta


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