Sassari "Monte d'Accoddi".

 
La rampa d'accesso al tempio-altare
L’altare preistorico di Monte d’Accoddi è un capolavoro del passato in parte ancora avvolto dal mistero. Fu costruito circa cinquemila anni fa, molto prima dell’avvento della civiltà nuragica. Per secoli imprigionato nella terra di una collina, il prestigioso sito fu scoperto e poi scavato verso la metà del Novecento.

L' altare visto di fronte.
 Monte d'Accoddi è situato nella Nurra, a circa 13 km da Sassari, nel terreno in origine di proprietà della famiglia Segni. L’altare, di vaste dimensioni e a forma di piramide, tende verso il cielo, visto che con tutta probabilità doveva rappresentare un ponte tra il mondo dell’uomo e quello divino. 
L’altare preistorico di Monte d’Accoddi è sovrastato da una grande piattaforma alla quale si può accedere attraverso una lunga rampa.Data della scoperta 1947, data degli scavi 1952.


"Omphalos" o pietra rotonda. Questa pietra si pensa che significhi
 "ombelico" e che la sua funzione non è ancora stata scoperta. Si pensa che così lavorata potesse simboleggiare un luogo sacro, dove la realtà del mondo (pietra) era toccata da quella del divino (sfera).
Pietre sferiche, forse simboleggianti il Sole e la Luna.

Lastra con colatoio, utilizzato come altare sacrificale. 

Lastra con colatoio, utilizzato come altare sacrificale.

Il menhir sacro, la pietra eretta, alto 4 metri.


Copia della stele rinvenuta che raffigura la dea madre.

Veduta dell' Altare dal retro.

Veduta dell' Altare dal retro.


Scorcio del "villaggio" addossato all'altare.

Scorcio del villaggio addossato all'altare.


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