Lituania. La Collina di Jurgaičiai, è una piccola collina che, nel corso degli anni, è divenuta un vero punto di riferimento per i lituani, un luogo dove commemorare e rendere omaggio a chi era caduto per la patria.
Situata a breve distanza dalla cittadina di Siauliai, la Collina delle Croci, è un luogo davvero unico, dal forte impatto emotivo e probabilmente uno dei più suggestivi in tutto il mondo.
Meta di pellegrinaggio molto frequentata, questa collina possiede un grande valore storico, patriottico e religioso. La tradizione di piantare una croce su questa collina perdura da qualche secolo, ma è solo nel Novecento che tale consuetudine si è trasformata in un vero simbolo di identità nazionale.
Tra le croci, scendendo, ci sono anche stretti sentieri che permettono di vederle più da vicino. Se ne possono piantare anche di nuove, perchè le vendono le bancarelle all’entrata, tra sounvenir meno religiosi. Sacro e profano insieme, come in questa collina, dove nonostante tutto, emerge qualcosa di pagano.
Nel mucchio si distinguono ogni tanto alcuni piccoli altarini, qualche statua della Madonna piangente, qualche angelo in legno, un’enorme Cristo benedicente, con il braccio carico di rosari.
In questo ammasso lasciamo le nostre due croci, portate dalla Sardegna, come ringraziamento per questa grande testimonianza di fede dei Lituani.
Le scale e le passarelle in legno, tranciano in due la sommità, messe lì quasi senza spazio, nascoste dalla foresta di croci. Si può arrivare fino in cima e ammirare il panorama inconsueto di croci tutte ammassate senza un senso.
Durante la sua visita in Lituania il 7 settembre del 1993, Papa Giovanni Paolo II si recò alla collina delle croci e celebrò la messa all’aperto su un altare in legno costruito per l’occasione, e donò alla collina e al popolo lituano una grande croce di legno con base in granito sulla quale è riportato il suo ringraziamento per questa grande testimonianza di fede.
La Collina delle Croci è interamente ricoperta di croci di ogni misura e materiale, piccole, minuscole, medie, grandi, giganti, di legno, di metallo, di cemento, semplici, con scritte, con il rosario o con qualche oggetto appoggiato, dagli orsacchiotti a modellini di aerei, a fotografie.
Le prime croci vennero collocate dagli abitanti della zona per commemorare le vittime degli scontri del 1831 e del 1863 tra la popolazione lituana, che protestava contro le vessazioni del regime zarista.
Durante l’epoca sovietica, a partire dall’aprile del 1961, le croci furono distrutte e rimosse dalla collina, quelle di legno furono bruciate, quelle in metallo fuse e quelle di cemento spaccate e utilizzate per la costruzione delle strade.
L’intervento delle autorità sovietiche si ripeté altre volte, ma subito dopo il posto veniva ricostruito con ancora più ardore dai fedeli. La popolazione riportava le croci di notte e di nascosto, senza curarsi dei pericoli e delle persecuzioni da parte delle autorità
Attualmente, sulla Collina delle Croci si trovano oltre 60mila croci di ogni tipo, piantate nel corso degli anni senza alcuna connessione logica, dalle semplici croci in plastica o ferro prodotte in serie, alle vere e proprie opere d’arte, monumentali e di grande valore.
Nessun commento:
Posta un commento