VILNIUS, la capitale della Lituania.

VILNIUS, è la capitale e la città più popolosa della Lituania, capoluogo dell'omonima contea, è considerata la perla del Baltico ed è una città di straordinaria bellezza. La città vecchia di Vilnius è stata dichiarata dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità nel 1994.

La cattedrale, dedicata ai Santi Stanislao e Ladislao, fu costruita tra il 1779 e il 1793 in stile neoclassico, con un portico a 6 colonne con un frontone.
All’interno non è stato possibile visitarla perchè la cattedrale era chiusa per restauro.

Vilnius, il Museo dell'ambra è stato aperto nel 1988 ed è ospitato nel seminterrato del XV secolo di questa casa barocca costruita 200 anni dopo. Ogni città baltica ha un museo dell'ambra un tempo considerato "l'oro baltico" e grazie al commercio marittimo, contribuiva a portare ricchezza in Lituania, Lettonia ed Estonia.
La collezione mette in mostra varietà di ambra bianche, nere, verdi e rosse che si trovano lungo le coste del Baltico e che hanno più di 50 milioni di anni. Nel museo ci sono anche diversi pezzi con insetti preistorici fossilizzati intrappolati all'interno. Il massimo della collezione è la ricostruzione del leggendario tesoro di Juodkrante, una scorta di gioielli in ambra dell'età della pietra scoperti negli anni 1880 su una penisola condivisa dalla Lituania e Kaliningrad in Russia.

Il negozio al piano terra espone e vende gioielli d'ambra contemporanei.

La Porta dell'Alba si trova nel centro storico di Vilnius. La famosa icona si può vedere dall'alto e visitare ogni volta che la cappella è aperta, dalle 7 del mattino alle 19 del pomeriggio.
Trattandosi di un luogo di pellegrinaggio, abbiamo trovato il luogo molto affollato.
La Madonna della Porta dell’Aurora è un dipinto importante perché appartiene alla tradizione iconografica delle Madonne Nere ed è oggetto di culto sia da parte di cattolici che da parte di ortodossi. L’autore è ignoto, il dipinto è datato intorno alla prima metà del XVII secolo ed è di chiaro stampo rinascimentale.

La Porta dell'Alba, l’unica delle cinque porte della cinta muraria rimasta intatta fino a oggi.
"dolce ai frutti di bosco"

La chiesa di Sant'Anna. La chiesa più bella di Vilnius è questa costruzione gotica del tardo Quattrocento che il Re Vytautas volle donare alla propria moglie Anna e che sorge accanto all’imponente Chiesa e Monastero di San Bernardino. Caratterizzata da alte volte, vetrate colorate e diversi tipi di mattoni rossi, la minuscola chiesa è così incantevole che si dice che Napoleone si rammaricò di non poterla portare con sé a Parigi.

La chiesa di Sant'Anna.
Interno della chiesa di Sant'Anna.
Interno della chiesa di Sant'Anna.
KAUNAS, è la seconda città della Lituania.
Kaunas. Il Castello di Kaunas, risale al XIV secolo quando fu costruito per difendere la città dai Crociati Tedeschi, i cosiddetti Cavalieri Teutonici. Oggi è uno dei simboli della città di Kaunas. Il castello nel corso della sua lunga storia, ormai quasi ottocento anni, è stato più volte distrutto e ricostruito.
Oggi, un terzo del castello di Kaunas è ancora in piedi, l’ultima ristrutturazione è stata curata recentemente dal Municipio di Kaunas, i lavori hanno riportato all’antico splendore il castello e, in particolare, la torre circolare in mattoni rossi, la meglio conservata dell’intero complesso.

Questo castello attrae per le sue leggende, una di "Bona Sforza e i suoi soldati", narra che Bona Sforza era una donna dura e dalla mente acuta, che teneva il suo esercito nei sotterranei del castello per così tanto tempo che se ne dimenticò persino. La gente di Kaunas crede che i poveri soldati sono ancora in piedi sotto il castello in attesa di una possibilità di difendere il castello di Kaunas.
Il castello di Kaunas è il più antico edificio in pietra conservato in Lituania.
Kaunas. La casa di Perkūnas, costruita nel XV secolo, è un modello tardo gotico. Nel Medioevo fu annunciato che questo edificio serviva come tempio pagano di Perkūnas (il dio del tuono nella mitologia baltica). La versione romantica era così forte che la casa è ancora chiamata Perkunas.
La casa Perkunas dopo il ripristino dell'indipendenza fu restituita ai gesuiti, che la possedettero dopo la prima guerra mondiale. Oggi è di proprietà di una scuola superiore gesuita.
Kaunas. Il vecchio municipio, costruito nel 1542, oggi viene aperto per celebrare matrimoni civili, e come edificio di rappresentanza.
Gli abitanti di Kaunas lo hanno chiamato cigno bianco per la torre bianca che si innalza dalla facciata e che raggiunge i 53 metri.
Kaunas. Il vecchio municipio di Kaunas, chiamato cigno bianco per la torre bianca.

Il vecchio municipio di Kaunas, chiamato cigno bianco per la torre bianca.

Il vecchio municipio di Kaunas, chiamato cigno bianco per la torre bianca.

Kaunas. La chiesa di San Francesco Saverio è situata nella piazza del Municipio, nel centro storico. La costruzione della chiesa dei gesuiti iniziò nel 1666 e venne consacrata nel 1722. In seguito il governo russo zarista affidò l'edificio alla chiesa ortodossa. La chiesa è stata restituita ai gesuiti solo nel 1924. Durante l'occupazione sovietica è stata trasformata in una scuola tecnica. La chiesa è stata restituita di nuovo ai gesuiti nel 1989.

Kaunas. La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo è la più grande cattedrale gotica di tutta la Lituania e la sua costruzione, durata oltre 200 anni, le ha conferito uno stile gotico esterno e barocco interno per le sue decorazioni e stucchi, rendendola unica nel suo genere. Si trova a pochi passi dal Municipio nel centro di Kaunas.
Kaunas. Il viale alberato Laisvės Alėja è la via pedonale più lunga d’Europa, con i suoi 1.7km, e collega Vilnius Street alla splendida cattedrale della città. Al centro del viale, costeggiato da 550 tigli, si trova la magnifica Fontana della Libertà, uno dei punti d’incontro più frequentati dagli abitanti della città.
Il viale alberato Laisvės Alėja costeggiato da 550 tigli.
Trakai, una delle più note mete turistiche della Lituania.

Trakai sorge in una regione, ricca di laghi, a 30 km ad ovest di Vilnius. È caratterizzata dall'omonimo lago nel quale, sopra un'isola, sorge fin dal XIV secolo un castello più volte ricostruito.
Il castello di Trakai fu costruito per scopi militari, e in seguito divenne la residenza estiva del granduca di Lituania, dopo la sua morte fu utilizzato anche come prigione, per via della sua posizione così particolare.
A bordo lago, il castello emerge dalla vegetazione di fronte, come se al di là ci fosse il mondo delle favole. Il castello ha avuto anche un periodo triste, la Lituania aveva un solo re, Mindaugas, il successivo re sarebbe dovuto diventare il granduca della Lituania Vytautas che fortunatamente morì in questo castello aspettando l‘arrivo della corona.
Il meraviglioso castello di difesa di Trakai capolavoro di architettura gotica-medioevale, l’unico castello dell’Europa orientale che si trova su un’isola circondata dall’acqua.
L'edificio è stato restaurato in modo completo solo in epoca moderna, in mattoni rossi, stile gotico che lo contraddistingue.
Attraversato il ponte in legno che lo congiunge alla terra ferma, e varcato il portale su cui si affacciano le torri, subito ci troviamo nel cortile d’armi della fortezza.

Balaustre e strette scale di legno ci conducono nelle sale interne del castello principale.
Nelle prime sale dei sotterranei, nel medioevo, erano custoditi gli scrigni del tesoro, qui aveva sede la zecca, ed esperti orafi coniavano le monete, cambiando continuamente forma e dimensione a seconda di chi sedesse al trono. Oggi sono esposte in questo museo in grandi teche di cristallo.
Nella foresteria, ricostruita da zero negli anni ’70, si trovano in ogni stanza diverse esposizioni, dai mobili d’epoca del 1700-1800, ai trofei di caccia.
ai timbri.

All’ultimo piano, è ricostruita la storia della Cancelleria del Granducato e il grande codice di leggi medievali che trovò rifugio in questo castello per oltre un secolo.
TRAKAI, "Piccola Violinista" allieta i turisti esibendosi per qualche soldino..

TRAKAI, "piccolo pifferaio" allieta i turisti esibendosi per qualche so
Lituania. La Collina di Jurgaičiai, è una piccola collina che, nel corso degli anni, è divenuta un vero punto di riferimento per i lituani, un luogo dove commemorare e rendere omaggio a chi era caduto per la patria.
Situata a breve distanza dalla cittadina di Siauliai, la Collina delle Croci, è un luogo davvero unico, dal forte impatto emotivo e probabilmente uno dei più suggestivi in tutto il mondo.
Meta di pellegrinaggio molto frequentata, questa collina possiede un grande valore storico, patriottico e religioso. La tradizione di piantare una croce su questa collina perdura da qualche secolo, ma è solo nel Novecento che tale consuetudine si è trasformata in un vero simbolo di identità nazionale.

Tra le croci, scendendo, ci sono anche stretti sentieri che permettono di vederle più da vicino. Se ne possono piantare anche di nuove, perchè le vendono le bancarelle all’entrata, tra sounvenir meno religiosi. Sacro e profano insieme, come in questa collina, dove nonostante tutto, emerge qualcosa di pagano.

Nel mucchio si distinguono ogni tanto alcuni piccoli altarini, qualche statua della Madonna piangente, qualche angelo in legno, un’enorme Cristo benedicente, con il braccio carico di rosari.
In questo ammasso lasciamo le nostre due croci, portate dalla Sardegna, come ringraziamento per questa grande testimonianza di fede dei Lituani.

Le scale e le passarelle in legno, tranciano in due la sommità, messe lì quasi senza spazio, nascoste dalla foresta di croci. Si può arrivare fino in cima e ammirare il panorama inconsueto di croci tutte ammassate senza un senso.
Durante la sua visita in Lituania il 7 settembre del 1993, Papa Giovanni Paolo II si recò alla collina delle croci e celebrò la messa all’aperto su un altare in legno costruito per l’occasione, e donò alla collina e al popolo lituano una grande croce di legno con base in granito sulla quale è riportato il suo ringraziamento per questa grande testimonianza di fede.

La Collina delle Croci è interamente ricoperta di croci di ogni misura e materiale, piccole, minuscole, medie, grandi, giganti, di legno, di metallo, di cemento, semplici, con scritte, con il rosario o con qualche oggetto appoggiato, dagli orsacchiotti a modellini di aerei, a fotografie.
Le prime croci vennero collocate dagli abitanti della zona per commemorare le vittime degli scontri del 1831 e del 1863 tra la popolazione lituana, che protestava contro le vessazioni del regime zarista.

Durante l’epoca sovietica, a partire dall’aprile del 1961, le croci furono distrutte e rimosse dalla collina, quelle di legno furono bruciate, quelle in metallo fuse e quelle di cemento spaccate e utilizzate per la costruzione delle strade.

L’intervento delle autorità sovietiche si ripeté altre volte, ma subito dopo il posto veniva ricostruito con ancora più ardore dai fedeli. La popolazione riportava le croci di notte e di nascosto, senza curarsi dei pericoli e delle persecuzioni da parte delle autorità

Attualmente, sulla Collina delle Croci si trovano oltre 60mila croci di ogni tipo, piantate nel corso degli anni senza alcuna connessione logica, dalle semplici croci in plastica o ferro prodotte in serie, alle vere e proprie opere d’arte, monumentali e di grande valore.



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