Bulgaria 2008 fortezze e monasteri.


Sofia. La Cattedrale ortodossa intitolata ad Alexander Nevski uno dei simboli di Sofia.
 Questa stupenda chiesa russa ortodossa, considerata un capolavoro di architettura, ospita al suo interno alcune preziosissime opere religiose. 


 La bellissima facciata neobizantina della Cattedrale ortodossa,  ricca di decorazioni, mosaici e affreschi. La chiesa fu costruita a inizio Novecento in onore dei 200.000 soldati bulgari che persero la vita durante la guerra russo-turca del 1878 per l'indipendenza del paese.   per rendere omaggio agli oltre  soldati che persero la vita nel corso della guerra russo-turca, combattuta per liberare la Bulgaria dall'occupazione ottomana.

Cattedrale ortodossa Alexander Nevski.




Cattedrale ortodossa Alexander Nevski.
La cupola centrale placcata d'oro è alta  45 metri e la maestosa torre contiene 12 campane. 
 
 
 

 

 
 La cripta della Cattedrale ortodossa Alexander Nevski,
 ospita una delle più grandi e importanti collezioni di icone in Europa. Le immagini sacre, risalenti anche al XV secolo, provengono da ogni parte del paese.
A pochi passi dalla cattedrale di Alexander Nevskij, raggiungiamo la Piazza Narodno Sabranie dove troviamo la statua equestre di Alessandro II, Zar Liberatore  della Bulgaria dal dominio ottomano.

Piazza Narodno Sabranie e Monumento allo Zar Alessandro II liberatore dei Bulgari.


Piazza Narodno Sabranie.

i

Sofia, il Parlamento bulgaro si trova dietro la chiesa ortodossa di Alexander Nevskij, ed è il centro del potere decisionale, costruito in stile neo-rinascimentale nel 1884.
Sofia, il Parlamento bulgaro.

La Chiesa di San Giorgio costruita in mattoni rossi dai romani
costruito in mattoni rossi Chiesa di San Giorgio, Sofia - https://it.qaz.wiki/wiki/Church_of_Saint_George,_Sofia
nel IV secolo, è uno degli edifici religiosi più antichi di Sofia, dallo stile architettonico semplice ed elegante con gli stupendi affreschi risalenti al VI secolo. Tutto attorno all'edificio, i resti di un sistema di riscaldamento usato nell'antica Roma, e  le rovine delle principali strade di Serdica, l'odierna Sofia.

L'edificio principale con la sua maestosa cupola centrale, ha le finestre cilindriche e un piccolo crocifisso sulla punta. Nel corso della storia, la chiesa è stata utilizzata come battistero, luogo di culto cristiano, e moschea durante il dominio Ottomano del 16° secolo, ma dopo la ritirata della forza straniera la chiesa tornò alla sua originale fede.




La Chiesa di San Giorgio si trova al centro di un bellissimo cortile, siamo entrate in questo cortile passando sotto l'arco che si trova accanto al Palazzo presidenziale. 


 La Rotonda è composta da un’unica grande stanza circolare dove la parte più alta tocca i 13,70 metri.
Al suo interno sono conservati una serie di affreschi realizzati tra il VI e il XVI secolo, stratificati in 5 livelli,  e decorano le pareti del vestibolo, le nicchie e il soffitto della chiesa. 
Gli affreschi,  sono stati rinvenuti durante i lavori di restauro del 1915.


La chiesa di Santa Sofia fu costruita sul sito di un’altra chiesa più antica, che può essere vista da un vetro sul pavimento.  Nel II secolo, l'attuale chiesa ospitava la sede di un teatro romano. La basilica attuale, fu costruita durante il regno di Giustiniano I nel VI sec. sotto lo zar Boris I nel 1800 viene trasformata in una moschea. Nel XIX secolo due terremoti distrussero uno dei minareti e la moschea fu abbandonata. I lavori di restauro iniziarono dopo il 1900. Una chiesa dedicata alla Saggezza di Dio (Sophia in greco significa saggezza)e gli abitanti la amavano così tanto che nel 14 sec. decisero di cambiare nome ribattezzandola Sofia.
La chiesa è priva di campanile, quindi quando l’esercito russo sconfisse i turchi nel 1878 gli abitanti montarono una campana sull’albero fuori la chiesa. La campana è ancora lì e il campanile non è mai stato costruito
Sul lato esterno dietro la chiesa sorge il monumento al milite ignoto bulgaro, dedicato a tutti i soldati bulgari morti nei secoli per la difesa del suolo patrio. 
L' interno della chiesa di Santa Sofia (VI secolo).



Il suggestivo gesto nella chiesa rumena di accendere le candele, sopra per i vivi, sotto per i morti!

Un Battesimo.

Abbiamo avuto la fortuna di trovarci in questa chiesa, il giorno in cui si celebrava un matrimonio. Atmosfera molto suggestiva che ci ha fatto godere appieno l'atmosfera della chiesa.
 

 
 
 

Sofia, nel giardino della Chiesa di Santa Sofia la statua di un enorme leone, simbolo della Bulgaria.    
 




  1. Sofia, Chiesa russa di Sveti Nikolai con le sue caratteristiche cupole dorate. La chiesa fu inaugurata nel 1914 sui resti di una moschea andata distrutta dopo la vittoriosa guerra di liberazione dei turchi. La costruzione della chiesa serviva a suggellare i buoni rapporti con la Russia, tant’è che è rimasta al suo posto anche dopo l’avvento del regime comunista.

Sofia, Chiesa russa di Sveti Nikolai.

il Museo Nazionale di Storia Naturale di Sofia.


La galleria d'arte della città di Sofia, questo edificio un tempo era un casinò.

Particolari del tetto della galleria d'arte.

Il Teatro Nazionale Ivan Vazov è il teatro nazionale della Bulgaria. Si trova nel centro di Sofia e si  si affaccia sui giardini della città. Il frontone triangolare barocco è decorato con foglie d’oro, rilievi intricati e statue di Apollo.

Il Teatro Nazionale Ivan Vazov è il teatro nazionale della Bulgaria. Si trova nel centro di Sofia e si  si affaccia sui giardini della città. Il frontone triangolare barocco è decorato con foglie d’oro, rilievi intricati e statue di Apollo.


I giardini della città di Sofia.


Statua nei giardini della città di Sofia.

 Il Palazzo Presidenziale di Sofia. 

Davanti al Palazzo Presidenziale fanno la guardia due soldati in una delle più belle uniformi Europee.
Oggi la Bulgaria è una repubblica, ed è anche entrata nell’Unione Europea, ma curiosamente e con un grande significato di recupero della tradizione precomunista, il popolo scelse di eleggere come primo Presidente della Repubblica quello che sarebbe stato in linea dinastica il legittimo re. 


Il Palazzo presidenziale di Sofia.
Dopo gli eventi del 1989 che portarono alla fine del regime comunista la gigantesca stella rossa al culmine della guglia sul palazzo fu sostituita con la bandiera bulgara.
 
L’animale preferito di Sofia è il leone, qui davanti al Palazzo di Giustizia.

Il museo archeologico di Sofia è ospitato nell'edifico della moschea Buyuk, risalente al 1494.



Sofia.  La statua di Santa Sofia rappresenta una bellissima donna posta all’incrocio tra due bulevard è stata costruita nel 2001 per sostituire la statua di Stalin posta nello stesso punto.


Girovagando per la città.
Girovagando per la città.
La moschea ottomana Banya Bashi, la sola moschea di Sofia rimasta aperta al culto. 

Uno dei due fiumi che attraversano Sofia, oggi ridotto ad un piccolo rigagnolo d'acqua.


Tra gli edifici più belli di Sofia è  il palazzo delle Terme del  1908/1913 in restauro.  


Tra gli edifici più belli di Sofia è  il palazzo delle Terme del  1908/1913 in restauro. 


All'angolo di una strada, un vecchio suona l'armonica.
 

Un locale altamente turistico, un ristorante dove abbiamo mangiato, nella zona di Vitosha Boulevard. Il locale è molto caratteristico ed i camerieri sono vestiti in abiti tradizionali. Il menù propone tanti piatti tipici bulgari.

Gli interni del locale.

 Le porzioni sono abbondanti! Oggi una zuppa di verdura servita in ciotola.

La chiesa di Shipka. Si trova a circa 230 km dalla capitale Sofia, nel villaggio di Shipka vicino alla città di Kazanlak.  E' stata costruita nel 1902  per celebrare il coraggio dei bulgari, russi, greci, serbi e molti altri che parteciparono alla guerra russo-turca del 1877-1878. Nella cripta ci sono 17 sarcofagi di marmo dove sono conservate le ossa dei soldati russi e bulgari, morti in questa guerra. 


La chiesa di Shipka è una chiesa ortodossa pienamente funzionante. È inclusa nell'elenco dei monumenti d'importanza nazionale. I fondi per la sua costruzione provenivano principalmente dalla popolazione russa, mentre l'iniziativa per la sua costruzione proveniva dalle famiglie dei generali russi che parteciparono alla guerra russo-turca.

Antico villaggio museo bozenci.
Antico villaggio museo bozenci.



Antico villaggio museo bozenci.
Antico villaggio museo bozenci.
Antico villaggio museo bozenci.


In questi villaggi, nel sec. XVII, i ricchi commercianti si sono costruiti abitazioni straordinariamente confortevoli e belle, ancor oggi perfettamente conservate e testimonianza della vita e dei costumi delle famiglie agiate della Bulgaria dell’epoca.
Queste case assicurano un autentico piacere anche al visitatore, per le pareti e i soffitti in legno lavorati e i pavimenti in pietra, per la grandezza e luminosità degli ambienti, per la ricchezza di oggetti e arredi tipici. 














Il Museo Etnografico di Etar, realizzato nel 1964, a cielo aperto, è uno dei siti più visitati di tutta la Bulgaria. Qui si ricostruisce l'atmosfera di un villaggio d'altri tempi, del 1800, si ritrovano le attività artigianali di una volta.


Gli edifici di Etâr, dipinti  allegramente in pesca e blu pervinca, ospitano le botteghe di fornai,  carri, calzolai, pellicciai, vetrai, cappellai, gioiellieri, pellettieri, mugnai, vasai, tessitori etc.

Il vecchio mulino ad acqua Karadzheika risale al 1780, con attorno fornai, fabbri, tessitori.





L'utilizzo di strumenti originali e seguendo le antiche tradizioni, i locali rappresentano alcune caratteristiche dei mestieri come l'intaglio del legno, della ceramica, ramaio artigianato, pellicceria, posate making, ricami ecc.

















La valle delle rose si estende tra Karlovo e Kazanlak. La valle è famosa da secoli per la coltivazione estensiva di rose soprattutto della qualità rosa damascena nei colori bianco, rosa e rosso e nello specifico la  "rosa di Kazanlak" dall'odore particolarmente persistente, che è stata importata nella zona dalla Turchia e dal Medio oriente. 



 Il processo di raccolta è ancora oggi eseguito con tecniche tradizionali e viene solitamente svolto da donne, alle quali si richiede destrezza e pazienza data la difficoltà di cogliere fiori dal gambo spinato, che vengono tagliati a uno ad uno e trasportati alla distilleria con ceste di vimini.

Dalla qualità della rosa damascena nei colori bianco, rosa e rosso, viene prodotto il relativo olio di rose, di cui nella Valle delle rose se ne fabbrica circa l'85% di tutto il mondo e che viene usato dalle aziende profumiere.


Il Museo della rosa, mostra i procedimenti di distillazione del ricco e profumato Olio di Rose .

Le rose vengono coltivate all'aria aperta e non in serre, cosicché si ha una sola stagione di raccolta breve, ma molto intensa, che va da maggio a giugno. Durante questi mesi l'intera area è intrisa di profumo di rose e completamente coperta di fiori, e si svolgono in tutte le città della vallata celebrazioni folk dedicate ai fiori.


Kazanlăk. Sosta per il pranzo con reativo rito di Benvenuto. Pomeriggio visita  della Necropoli Tracia.









La tomba trace di Kazanlăk è una sepoltura a volta costruita in mattoni, situata vicino alla città di Kazanlăk, nella Bulgaria centrale.





L’esterno della tomba tracia di Kazanlak, una sepoltura a cupola costruita in mattoni. Fu scoperta nel 1944 da alcuni soldati mentre stavano scavando un bunker. La tomba fa parte di una estesa necropoli di epoca, include un corridoio stretto lungo un paio di metri e una camera funeraria rotonda. 



Il monumento risale al 4 ° sec aC ed è stato  protetto dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità nel 1979.
 Nella camera funeraria, sormontata da una cupola a campana alta 3 metri, si trova un affresco della giovane coppia reale mentre si accomiata dal banchetto funebre. A fianco i servitori con diversi arredi funebri e dietro di essi, illustrata a tinte forti, una corsa tra carri. Per garantire la conservazione di questa eccezionale testimonianza del periodo ellenistico è stata costruita una copia esatta della tomba, che è possibile visitare. L’accesso alla tomba originale è invece consentito soltanto ai ricercatori.



Plovdiv, L'antico stadio di Filippopoli si trova nella centralissima piazza Džumaja e fu originariamente usato per lo svolgimento dei giochi atletici, un luogo incantevole, costruito su sette colli.

Arriviamo nel cuore di Plovdiv davanti al favoloso Stadio Romano di Philippopolis, che aveva una capacità enorme di circa 30.000 spettatori, lungo 240 metri. Fu costruito sotto il regno dell’Imperatore Marco Aurelio nel 172. E' visibile e visitabile solo la parte nord mentre tutto  il resto è interrato lungo la via pedonale principale.




Plovdiv, il Campanile della Cattedrale di Maria Vergine.


Street Art.

Il centro storico di Plovdiv è un museo architettonico. Molte delle case, in questa zona, un tempo appartenevano all’élite di Plovdiv e oggi sono state convertite in case-musei storici che conservano la memoria del loro passato.






Il Museo Etnografico Regionale di Plovdiv è una casa di epoca rinascimentale bulgara del 1847 con decorazioni complesse ed elementi barocchi nel tipico stile della rinascenza bulgara.

Il Museo Etnografico Regionale di Plovdiv, ospita una collezione di 40.000 manufatti culturali, tra cui mobili, strumenti musicali, abbigliamento, vasellame, utensili e oggetti per la casa, materiale proveniente dalla regione di Plovdiv.







Porta Hisar, l'antica porta di accesso al borgo storico di Plovdiv.
Casa Balabanov.
Casa Balabanov.

Ingresso alla chiesa di San Costantino ed Elena.

La chiesa di San Costantino ed Elena fu costruita nell’anno 337, dove a suo tempo era presente un antico tempio pagano. La chiesa fu distrutta e ricostruita più volte nel corso della sua storia. La ristrutturazione odierna è stata fatta nel 1832.

La  Chiesa interamente in legno dedicata a San Costantino e a Sant'Elena, è molto ricca di affreschi e icone, secondo la tradizione ortodossa bulgara.
Su uno dei muri della chiesa sorge un interessante campanile ottagonale a cinque livelli con finestre ad arco. 



Plodviv, Chiesa ortodossa di San Costantino e a Sant'Elena, al suo interno un' artistica iconostasi in legno intagliato, coperta d'oro, opera di un maestro bulgaro Pashkula.





Alphonse de Lamartine trascorse qualche giorno in questa splendida casa, nel 1833, al ritorno dal suo celebre viaggio in Oriente. La dimora, accoglie oggi la sede dell'Unione degli scrittori bulgari.

  Il teatro romano, noto anche come teatro antico di Philippopol, è uno dei meglio conservati al mondo. Il teatro romano fu costruito nel 1 ° secolo d.C. e utilizzato per spettacoli teatrali, giochi con gladiatori e spettacoli di caccia. Ancora oggi è in uso come palcoscenico per opere, concerti musicali e altri eventi culturali.
 Il  Teatro Romano di Philippopoli  La cavea allo stato originale era in grado di accogliere dai 5.000 sino a 7.000 spettatori. Attualmente della cavea si sono conservate quattordici gradinate, che insieme ai resti della scena e del proscenio testimoniano ancora la ricchezza decorativa dell’edificio e fanno di questo teatro uno dei migliori teatri romani meglio conservati nel mondo.


Plovdiv, il teatro romano fu eretto tra il 114 e il 117, sotto Traiano  come risulta da un'iscrizione ivi scoperta. 









Veliko Tarnovo.

Il monumento Asenevtsi. La sua colonna centrale è una spada che punta verso il cielo, affiancata da membri della dinastia Asen.

Comunemente definita la "Città degli zar", Veliko Tarnovo è la capitale storica del secondo regno bulgaro, situata sul fiume Yantra. Il centro storico attira i turisti per la sua storia medievale. Sono da vedere la fortezza restaurata di Tsarevets, le mura fortificate e le stradine acciottolate.

Veliko Tarnovo, la città degli zar, antica capitale del Secondo Impero bulgaro.
L'antica capitale della Bulgaria, invece, è Veliko Târnovo, un paese colpito più volte da battaglie ed eventi drammatici per il susseguirsi dei Zar. Visitare la città fa rivivere un'atmosfera del tempo che fu, anche grazie alla suggestione della sua fortezza medievale e ai monumenti sovietici.









Veliko Tarnovo, lo spettacolo audio-visivo "Suono e Luce". Attraverso una colonna sonora di cannoni in piena espansione ed una spettacolare illuminazione di rosso e verde , il programma crea un'immagine indimenticabile ed emozionante della collina e del castello di Tsarevets. 
 

Carevec (Collina degli zar)uno spettacolo di burattini narranti la storia di Caravec attraverso la voce di un imperatore e la sua consorte.





La Fortezza  medievale di Tsarevets  è il punto di partenza imperdibile per esplorare Veliko Târnovo. Qui sorgevano diciotto chiese, un palazzo e numerose case. Un saccheggio da parte dei turchi nel XIV secolo ridusse il complesso in macerie. Un restauro del XX secolo le ha restituito gran parte della sua bellezza.
La più grande emozione è la vista di Veliko Târnovo , il ponte sul fiume Yantra , circondato da colline boscose, un panorama spettacolare visto dall'alto della Fortezza Tsarevets.

La torre di Baldovino (Balduinova kula), situata sul lato sud-orientale della fortezza, si chiama così perché fu qui che l’imperatore romano-orientale Baldovino di Fiandra trascorse l’ultima parte della sua vita, fino alla morte (1205, dopo essere stato catturato dallo zar Kalojan.





Carevec, il Palazzo reale, dove risiedettero tutti i sovrani del secondo regno bulgaro (1187-1393)



La Chiesa della Resurrezione.
La Chiesa non accoglie ne reliquie ne affreschi ma bensì alcune ceramiche moderne e dipinti mutali d'arte moderna che raccontano la storia della Bulgaria.

       








il bellissimo edificio della Galleria d'arte Boris Denev.
Il monumento Asenevtsiil visto dall'edificio della Galleria d'arte Boris Denev.

Il monumento Asenevtsiil e il bellissimo edificio della Galleria d'arte Boris Denev.



Nel bel quartiere di Varosha tra bellissime case in stile Rinascita Nazionale botteghe di artigiani e negozietti di souvenir, la parte piu' caratteristica della citta', la via centrale di Veliko.


Piccola strada davvero graziosa con belle case tipiche vecchio stile bulgaro su entrambi i lati della strada. 


Il monastero di Rila, situato a circa 120 km da Sofia, è senz'altro il maggiore e più famoso monastero della Bulgaria.




 L’ingresso al monastero, completamente decorato. 
Il monastero di Rila risale al X secolo e venne fondato da un monaco eremita,diventato Santo "Giovanni di Rila". Abbandonata la nobile famiglia decise di vivere nei boschi in povertà. Alcuni monaci si unirono a lui e fondarono, il primo Monastero. Nel corso dei secoli e a causa delle invasioni turche, Rila subì saccheggi, incendi e devastazioni, ma venne sempre ricostruito e fu, durante gli “anni bui” della Bulgaria, grande difesa della religione ortodossa.
Nel 1976 il monastero di Rila viene dichiarato monumento storico nazionale, e nel 1983 fu iscritto nell'elenco dell'UNESCO dei patrimoni dell'umanità.


Nel 1976 il monastero di Rila viene dichiarato monumento storico nazionale, e nel 1983 fu iscritto nell'elenco dell'UNESCO dei patrimoni dell'umanità.




L’interno del cortile è  straordinario: i quattro lati della costruzione sono un’armonia architettonica di balconcini in legno, archi candidi e luminosi, loggiati e decori colorati. Ogni arco è una celletta dei monaci: nel periodo di massima frequentazione del Monastero ne venivano ospitati oltre 700.


Il monastero di Rila,  A dominare il cortile interno c’è  la chiesa, dedicata alla “Natività della Vergine”, costruita negli anni 30 dell’800 dopo che venne devastata da un terribile incendio.  All’interno (dove è vietatissimo fotografare!) si trovano  le bellissime icone, gli affreschi, e scranni intarsiati.






Il monastero di Rila. 


L'Edificio centrale consta di oltre 300 celle, collegate da scale, gallerie e terrazze.

Al centro del cortile si trova la parte più antica del monastero costituita dalla torre di Hrelija, alto 5 piani eretta nel 1334/35. Questa classica struttura sorse verso la fine del Secondo Regno bulgaro, quando il monastero godeva già di grande prestigio. Nel 1844 alla struttura venne aggiunta la torre campanaria, i cui rintocchi suonano ogni ora per chiamare alla preghiera e alla messa. 



la torre di Hreljo



Gli affreschi che si trovano sotto il porticato, tra archi e pareti, se ne contano più di un migliaio, e le scene sono tutte tratte dal Vangelo. 



la torre di Hreljo

Il monastero di Rila

La chiesa di San Pietro e San Paolo del tredicesimo secolo perse il suo tetto nel famoso terremoto del 1913. È stata successivamente restaurata. Due colonnati di pietra accompagnano la navata centrale, ci sono alcuni frammenti di affreschi originali sulla sinistra dell'ingresso. Le scene sulla parete sud sono state dipinte nel 1441. L'esterno è stato dipinto nel XVII secolo. 
Veliko Ternovo, chiesa di S.Pietro e Paolo costruita nel XIII secolo, durante il regno dello zar Kaloyan In questa chiesa gli Ottomani hanno ucciso 110 nobili bulgari dopo la conquista del 1393. L'ultimo Patriarca di Veliko, Eutimus, visse qui due anni. 

Villaggio – museo di Arbanassi, un piccolo villaggio che ospitava le famiglie borghesi di Veliko Tarnovo, famosa per le sue costruzioni medioevali, civili e religiose. 




Arbanassi il villaggio museo.

 
Arbanassi è un villaggio museo nei dintorni di Veliko Tarnovo fondato nel XV secolo. Riconosciuto Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, è una delle mete più visitate dell'intera Bulgaria.
La casa museo Kostanzaliev. Questo grande edificio venne costruito nel secolo XVIII da un ricco mercante della zona. 







Il bagno, un vero lusso per l'epoca, semplicemente un triangolo nel pavimento con caduta al piano terra. .











Chiesa della Natività di Cristo ad Arbanasi, XVI - XVII secolo
Arbanasi. La Chiesa della Natività,con cimitero, risalente al XV secolo, ospita al suo interno una serie di straordinari affreschi (realizzati tra il 1632 e il 1649) che coprono ogni spazio e ritraggono oltre 2mila scene sacre.

 Tutto l’interno è affrescato con circa duemila scene a soggetto biblico. 





Monastero di Bachkovo, il secondo per importanza della Bulgaria.


Una fontana lungo il viale che porta al Monastero.


Monastero di Bachkovo, il secondo per importanza della Bulgaria.
Il villaggio di Bachkovo è soprattutto noto per il suo monastero fondato nel 1083 da un comandante bizantino. 
Gli zar bulgari  investirono notevoli risorse per la sua espansione e abbellimento. Chiuso sotto l'impero ottomano, ha continuato a ricevere il sostegno e le donazioni della popolazione cristiana. 
 




Monastero di Bachkovo, il secondo per importanza della Bulgaria.



Sofia. La chiesa di Bojana è una chiesa medievale ortodossa bulgara,  si trova a Boyana, un quartiere della capitale bulgara Sofia.
Patrimonio Unesco dal 1979, la chiesa di Bojana è famosa per i suoi affreschi bellissimi.
La chiesa deve la sua fama ai notevoli affreschi che contiene, dipinti a partire dal 1259.  Sui muri della chiesa sono dipinte un totale di 89 scene, con 240  figure umane. L'autore di questi capolavori è sconosciuto.
Nel 1977 la chiesa venne chiusa al pubblico per problemi di conservazione del patrimonio artistico e, dopo un'ultima fase di restauri, venne riaperta nel 2000.



Sofia, in giro per la città.




Sofia a cena in un ristorante tipico e per noi solo.. musica e danza folk!






Sofia, a cena in un ristorante tipico e solo per noi.. musica e danza folk!



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