TUNISIA Djerba.
Djerba, è la più grande isola del Nordafrica, situata nella parte sud-est della Tunisia.
Djerba, la sinagoga El Ghriba.
Djerba, la sinagoga El Ghriba è una sinagoga nel villaggio ebraico conosciuto come er-Riadh, situato ad alcuni chilometri da Houmt Souk.
La sinagoga è la più antica della Tunisia e oltre ad essere il centro della vita ebraica nell'isola è anche importante luogo di pellegrinaggio.
Interno della Sinagoga El Ghriba.
Guellala Museo si trova in cima a una piccola collina di Guellala.
E' uno dei più famosi musei in tutta la Tunisia per la sua struttura costituita da una famosa pietra bianca trovata in Africa.
Gli oggetti esposti nel museo sono manufatti di uso quotidiano dei tempi antichi.
Guellala. Il museo etnografico illustra le tradizioni popolari di Djerba e del resto della Tunisia.
Il museo etnografico illustra le tradizioni popolari di Djerba e del resto della Tunisia.
Il cortile interno del Museo, osserviamo la scena di un dromedario che agisce per sollevare acqua da un pozzo per l'irrigazione delle coltivazioni.
Houmt Souk è la capitale di Djerba. Qui siamo nel mini "souk".
Mini "souk"
Mini "souk"
Mini "souk"
Bottega artigianale.
Cesar, il nostro albergo di Djerba.
La Tunisia è una terra di olive, un luogo dove l'olivo nel corso dei millenni si è intriso della cucina, delle abitudini, dei ritmi della nazione.
Alcuni tunisini ungono persino i neonati con olio d'oliva.
La Tunisia è uno dei maggiori produttori mondiali di olio d'oliva, un fatto poco noto alla maggior parte delle persone che non conoscono l'olio d'oliva.
In tutto il paesaggio tunisino si trovano le olive, circa 82 milioni di alberi, il 30% della terra coltivata di questo paese nordafricano.
Uliveti lungo la strada per ksar Hedada.
Ksar Hedada , un villaggio fortificato berbero nel sud-est della Tunisia, dispone di una scuola materna e di una scuola elementare. Una moschea è stata costruita negli anni '50, ci sono anche due bar, un ufficio postale, una biblioteca, uno stadio di calcio e qualche negozio.
Ksar Hadada è gestito da un sindaco e da un consiglio del villaggio.
Sullo sfondo il minareto della Moschea.
I minareti della Moschea di Ksar Hedada , un villaggio fortificato berbero nel sud-est della Tunisia
Il triste incontro con un funerale.
Arriviamo a Medenine di domenica quando il borgo si anima di un coloratissimo mercato di frutta e verdura, di abbigliamento uomo/donna, di articoli per la casa, di centinaia di bancarelle ricche di colori intensi e profumi dell'Africa.
Medenine il coloratissimo mercato ricco di coloratissime bancarelle.
Medenine il coloratissimo mercato ricco di coloratissime bancarelle.
Medenine il coloratissimo mercato ricco di coloratissime bancarelle.
Medenine, ingresso all' antico granaio.
Medenine è un villaggio berbero fortificato, ed è il luogo
di maggiore attrazione della regione, con i suoi granai fortificati che lo hanno reso celebre nel mondo.
I famosi ksour (ksar) sono costituiti dalla sovrapposizione delle ghorfas, delle piccole celle di pietra con la funzione doppia di granai e abitazioni.
Medenine, antico granaio.
Medenine, antico granaio.
Medenine, antico granaio.
Le Ghorfas non fungono più da abitazioni, i cittadini si sono trasferiti in più comode abitazioni dalla bianche pareti intonacate di calce, ma rimangono i granai, che dopo essere stati restaurati ospitano dei coloratissimi negozietti.
Medenine, antico granaio.
Matmata, oggi visitiamo un villaggio di origine berbera, situato alle porte del Deserto del Sahara, caratterizzato da singolari abitazioni troglodite scavate nel terreno e formate da un cortile a cielo aperto, che ha anche la funzione di raccogliere la rara acqua piovana.
Matmata, situato alle porte del deserto.
Matmata è un villaggio sotterraneo che comprende vere e proprie abitazioni scavate in piccole grotte fresche in estate e calde d’inverno.
Questo tipo di architettura troglodita ha la funzione di mantenere temperata l'abitazione, poiché le temperature in questa zona sfiorano frequentemente i 45 °C durante il periodo estivo.
Abitazioni scavate in piccole grotte.
Casa troglodita di Matmata, famosa anche per il set del famoso film "Guerre Stellari".
Enormi crateri con strade, stanze e spazi per gli animali con i cortili che hanno una doppia funzione, quella di raccogliere l’acqua piovana e come anticamera della casa.
Il lago salato Chott el Djerid, attraversato da una strada asfaltata, che collega Tozeur a Douz e a 150 km. dall' Algeria.
E' stato un viaggio spettacolare lungo un'unica strada circondata da un mare di sale che si estende sino all'infinito.
Il lago salato Chott el-Djerid.
Chott el-Djerid. Ogni tanto le scarse piogge ne sciolgono la crosta facendo salire in superficie il sale, che l'intensa evaporazione fa cristallizzare rapidamente.
Chott el-Djerid è il lago più grande di tutta l'Africa.
Il Villaggio di Chenini, uno dei luoghi di più grande fascino della Tunisia.
Chenini, un villaggio berbero appollaiato su uno sperone roccioso, una faticosa salita per raggiungere la cima e la moschea, La moschea non è stata possibile visitarla in quanto dal 1972, per rispetto del culto religioso, vige il divieto per chi appartiene a religioni diverse dall’Islam.
Chenini è costruita tra due picchi montuosi, per ripararla dalle incursioni. Le strutture più antiche sul lato della collina risalgono al XII secolo;
Abitazioni berbere.
Abitazioni berbere.
Chenini, villaggio berbero.
Alcune costruzioni sono ancora oggi usate come depositi per il grano o come locali per animali dagli abitanti della valle sottostante.
Durante il tragitto per raggiungere la cima della montagna, abbiamo avuto la possibilità di visitare un’abitazione troglodita con la sua padrona di casa.
Mides
Mides. Canyon. La piccola oasi sorge vicino al confine con l’Algeria e gode di una posizione panoramica spettacolare, proprio in cima alle gole scavate da un grosso torrente.
Mides è nota per i suoi datteri che sono i migliori di tutta la Tunisia e che costituiscono uno degli ingredienti fondamentali della cucina e della pasticceria tunisina.
Mides
Mides
Chebika.
Chebika. Il villaggio abbandonato sorge ai margini dello Wadi Khanga, il corso d’acqua che alimenta le oasi in questa zona.
Al nostro arrivo a Chebika, uno sciame di ragazzini ci accoglie festanti in cerca di penne o caramelle.
Chebika l'antico villaggio è oggi semidistrutto e venne abbandonato verso la fine degli anni '60 in seguito ad un violento alluvione che mise in ginocchio per molti mesi la Tunisia.
Oltrepassato il villaggio abbandonato, ci siamo addentrati nell’angusto passaggio nella roccia.
Tra le montagne rocciose color sabbia spuntano all'improvviso un insieme di palme che portano attraverso dei piccoli e tortuosi sentieri ad un cascata di acqua che forma dei piccoli laghetti.
Un piccolo laghetto di Chebika.
Una delle due bellissime cascata di Chebika.
Andiamo in calesse a visitare l'oasi di Tozeur.
A sud-est della città si trova l'oasi coltivata, di circa 1.050 ettari. L'oasi contiene circa 400.000 palme da datteroche. Queste palme producono annualmente tra le 25.000 e le 30.000 tonnellate di datteri, incluse solo 1.000 tonnellate della qualità "deglet nour dates" semi dolce e non troppo morbido, che cresce solo sulla punta delle palme in ottimi terreni ben irrigati.
Tozeur è nota per leggendarie 99 varietà di dattero.
Nei secoli solo l’opera dei locali giardinieri dell’oasi ha permesso la fecondazione delle palme femmine, arrampicandosi per quasi 20 metri, pazientemente fecondano a mano ogni fiore della palma.
Tarex, la nostra guida tunisina.
L'oasi di Tozeur.
Tozeur.
Tozeur.
Tozeur.
Tozeur la medina (città vecchia) caratteristica per le decorazioni berbere delle case.
I muri sfruttano l’alternanza dei mattoni a vista per creare disegni geometrici a bassorilievo, simili a quelli che si vedono nei tappeti.
La medina di Tozeur è costituita nel quartiere di Ouled el-Hadef, la parte più antica della città, che è rimasta praticamente immutata dal XVI secolo, non molto grande, formata da un paio di strade coperte e da alcune piazzette.
I vicoli stretti, le porte antiche e i portici con colonne conferiscono al vecchio quartiere pedonale di Tozeur un'atmosfera decisamente medievale.
Piazza del vecchio quartiere di Ouled-el-Hadef.
Il quartiere Ouled el-Hadef è un quartiere dall'aspetto armonioso costruito interamente in mattoni dai grandi motivi geometrici che ricordano tatuaggi e stampe su tessuto, un effetto creato dal modo in cui i mattoni sono posti insieme.
I vicoli stretti, le porte antiche e i portici con colonne conferiscono al vecchio quartiere pedonale di Tozeur un'atmosfera decisamente medievale.
Le abitazioni e gli altri edifici della città vecchia e nuova zona turistica sono costruiti tutti in mattoni gialli e marroni.
L'antica città di Ouled El Hwadef per un progetto del governo locale, i suoi muri e le facciate degli edifici sono state decorate con mattoni dando vita a uno dei più caratteristici e famosi stili architettonici della Tunisia.
I vicoli stretti, le porte antiche i portici con colonne conferiscono al vecchio quartiere pedonale di Tozeur un'atmosfera decisamente medievale.
I vicoli stretti, le porte antiche i portici con colonne conferiscono al vecchio quartiere pedonale di Tozeur un'atmosfera decisamente medievale.
Tozeur di notte.
Tozeur di notte.
Tozeur di notte. Museo Dar Cherait accoglie bellissime collezioni di oggetti e costumi tradizionali, con rappresentazioni che ritraggono la vita tra i ricchi e l'ordinario in tempi non passati.
Rappresentazione dell'hammam.
Rappresentazione passatempo uomini.
Il bellissimo patio con fontana.
Sontuosa camera da letto dei ricchi.
Andiamo verso l’oasi di montagna di Tamerza.
Il fiume di Tamerza si è allagato per 22 giorni nel 1969, esso riceve acqua dolce dalle colline vicine.
L’oasi di montagna di Tamerza è la più grande della Tunisia.
Si trova nella zona collinare vicino al confine con l' Algeria , a 6 km da Mides .
La cascata principale di Tamerza è alta circa cinque metri e scende giù dalla montagna tutto l’anno.
Tamerza è la più grande oasi di montagna in Tunisia, ha un centro storico abbandonato dopo che il fiume è stato allagato per 22 giorni nel 1969.
Douz è l’oasi più antica della Tunisia e si erge a ridosso del deserto del Sahara, tra dune di sabbia bianca e autentiche foreste di palme da dattero che nei secoli hanno reso florida l’economia di questa località.
Foto di gruppo.
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