Cabras (Or) "San Salvatore di Sinis".

Il villaggio di San Salvatore è un suggestivo borgo di origine medievale che prende il nome dalla chiesa situata al centro del paese un tempo santuario pagano di origine nuragica legato al culto dell’acqua.

San Salvatore di Sinis è una frazione del comune di Cabras.
Tra gli anni sessanta e settanta, con l'avvento del fenomeno del western all'italiana, il borgo, viste le sue caratteristiche che ricordano i paesaggi messicani, fu scenario di film western e meta della processione della Corsa degli Scalzi.

San Salvatore di Sinis, in questo luogo sono presenti delle piccole abitazioni rurali dette "cumbessias"  del XVII secolo e utilizzate dai proprietari in particolar modo durante le novene.

 
San Salvatore di Sinis è una frazione del comune di Cabras, in provincia di Oristano, è una borgata di origine medievale, e deve il suo nome all'omonima chiesa situata al centro del paese, la Chiesa di San Salvatore, costruita in blocchi di arenaria biancastra, risalente al XVI secolo.

L’interno molto semplice, l’altare con tre nicchie destinate a San Salvatore, quella centrale, ed a santi non utilizzate le nicchie laterali.
Da una breve scalinata aperta sul pavimento della chiesa si accede al santuario pagano sotterraneo del IV sec. d.c. di origine nuragica dedicato al culto delle acque.
La prima sala, un antico pozzo d’acqua ritenuta salutifera fin dall’età nuragica, che fa da crocevia e da accesso ad altre tre sale


L'ipogeo è in parte scavato nella roccia, nella stanza centrale circolare si trova il pozzo a base quadrata.
La sala principale con l’altare e la fonte sacra di probabile origine nuragica.
Una delle quattro sale laterali, questa è la prima a sinistra.

 Un grosso bacile, riutilizzato per l’acqua santa.

Uno dei dipinti nella sala laterale in fondo a destra chiaramente di epoca romana, scena raffigurante le tre divinità romane, da sinistra Luna, Venere, Marte, un erote e una Musa.  
 Eracle in atto di strozzare il leone Nemèo.
Numerose pitture tracciate con il carbone e il colore raffiguranti animali, lettere dell'alfabeto greco, forse testimonianze di esercitazioni di scrittura.

Appena fuori dal paesino si possono vedere i resti delle terme romane di Domu 'e Cubas.


La spiaggia “Is Arutas”
è la spiaggia dei chicchi di riso, essendo composta da piccoli granelli di quarzo, con sfumature che vanno dal rosa, al verde, al bianco.

Un mare trasparente che assume colori tra il verde e l'azzurro intenso.

Is Arutas, si differenzia principalmente dalle altre coste della Sardegna, in quanto composta da granito porfirico e non dalla più comune roccia calcarea.



Sagra della fragola.


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