Bolotana 2016 "Badde Salighe"


Alla scoperta delle orchidee selvatiche.. prima di arrivare a Badde Salighes a "Villa Piercy".


Orchidee  Anacamptis Longicornu (a corno lungo) 
viola molto scure.
riferimento al lungo sperone del fiore, ripiegarsi, incurvarsi.  Orchidea cornuta, Orchidea dal corno, Galletto a lungo corno
Orchidee  Anacamptis Longicornu (a corno lungo) 
viola molto scure.

Orchidee  Anacamptis Longicornu (a corno lungo) 
viola molto chiare.
riferimento al lungo sperone del fiore, ripiegarsi, incurvarsi.  Orchidea cornuta, Orchidea dal corno, Galletto a lungo corno

    
Orchidee  Anacamptis Longicornu (a corno lungo) 
viola molto chiare.
Orchidee  Anacamptis Longicornu (a corno lungo) 
Orchidee  Anacamptis Longicornu (a corno lungo) viola scuro, viola chiaro e bianche.

Anacamptis papilionacea.
pianta che richiama alla mente una farfalla, per la leggiadria, la leggerezza, la bellezza del fiore 
Orchidea farfalla

 
Il fiumiciattolo che attraversa la zona di Padru mannu, e una delle due splendide statue che ritraggono due fieri cani da caccia che fanno da guardia al cancello d'ingresso della tenuta di Padru Mannu.
 
La chiesetta del Sacro Cuore fa parte del complesso agricolo di Padru Mannu realizzato dall'ingegnere inglese Benjamin Piercy, che nella seconda metà dell'Ottocento costrui le ferrovie sarde. Il Governo italiano lo ricompensò con la concessione di vaste estensioni terriere, tra queste Padru Mannu, dove realizzò e rese attiva una grande fattoria. 
   la chiesetta risale alla fine del XIX secolo. Non serviva ai Piercy, che erano anglicani, ma ai coloni e ai braccianti che lavoravano alle dipendenze della famiglia inglese.
La chiesetta del Sacro Cuore di Padru Mannu, risalente alla fine del XIX secolo.

 
Santa Maria de Sauccu, Borgata e chiesa che si trovano nel territorio comunale di Bolotana (NU), ma in realtà fa parte delle chiese di Bortigali.
Chiesa Santa Maria de Sauccu
 
Chiesa Santa Maria de Sauccu
Chiesa Santa Maria de Sauccu
Chiesa Santa Maria de Sauccu
Santa Maria de Sauccu, Borgata
Santa Maria de Sauccu, Borgata
Santa Maria de Sauccu, Borgata
Santa Maria de Sauccu, Borgata
e finalmente..a Badde Salighes. L' antica Villa Piercy  della provincia di Nuoro appartenuta all'ingegnere gallese Benjamin Piercy, che vi abitò con la sua famiglia dopo essersi trasferito in Sardegna avendo ricevuto l'incarico di progettare e dirigere i lavori di esecuzione della rete ferroviaria dell'isola.
 
Villa Piercy in località Badde Salighes ("valle dei salici"), nel territorio di Bolotana, tra le montagne della catena del Marghine.
Villa Piercy in località Badde Salighes ("valle dei salici"), nel territorio di Bolotana, tra le montagne della catena del Marghine.
Villa Piercy in località Badde Salighes ("valle dei salici")
Intorno alla villa si sviluppa, su una superficie di quattro ettari, un giardino in stile inglese nel quale il proprietario piantò numerose specie vegetali esotiche, che egli portava con sé al rientro dai suoi viaggi nei vari paesi del mondo
 
Quattro ettari di giardino attorno alla Villa Piercy
Quattro ettari di giardino attorno alla Villa Piercy
Quattro ettari di giardino attorno alla Villa Piercy
Quattro ettari di giardino attorno alla Villa Piercy
Quattro ettari di giardino attorno alla Villa Piercy
Quattro ettari di giardino attorno alla Villa Piercy
Villa Piercy in località Badde Salighes ("valle dei salici")
Insieme alla flora spontanea, formata da roverelle, lecci , castagni,  agrifogli , tassi  ed aceri, si trovano specie introdotte come il cedro dell'Himalaya , il cipresso di Lawson , il calocedro, il bosso sempreverde e l'abete di Spagna
 Ortachis, suggestiva località della montagna di Bolotana a 1000 mt. d'altezza ricca di boschi e di acque sorgive.
Un posto eccezionale ! I ruderi del complesso nuragico di Ortakis, sono composti da un nuraghe monotorre e due circoli megalitici.
I ruderi del complesso nuragico di Ortakis, sono composti da un nuraghe monotorre e due circoli megalitici.
I ruderi del complesso nuragico di Ortakis, sono composti da un nuraghe monotorre e due circoli megalitici.

I ruderi del complesso nuragico di Ortakis, sono composti da un nuraghe monotorre e due circoli megalitici.
I ruderi del complesso nuragico di Ortakis, sono composti da un nuraghe monotorre e due circoli megalitici.
I ruderi del complesso nuragico di Ortakis, sono composti da un nuraghe monotorre e due circoli megalitici.
Il nuraghe Ortakis, è collocato a ridosso di grosso spuntone roccioso vulcanico, circondato da roverelle, sul quale svetta la statua metallica della madonnina fatta erigere dal Signor Piercy in memoria del figlio... 
I ruderi del complesso nuragico di Ortakis, sono composti da un nuraghe monotorre e due circoli megalitici. L'altare.
 
I ruderi del complesso nuragico di Ortakis, l'altare.
I ruderi del complesso nuragico di Ortakis, il pinneto.

In lontananza le cascatelle formate dal Rio Ortakis
In lontananza le cascatelle formate dal Rio Ortakis
Ortakis.
Ortakis.
Ortakis.

L’ingresso per accedere alla cascata Mularza Noa. Dopo una passeggiata nel bosco incantato si trova una radura e si raggiunge la cascata…basta seguire il rumore dell’acqua.  
Le cascatelle prima di raggiungere la grande cascata di Mularza Noa.
Le cascatelle prima di raggiungere la grande cascata di Mularza Noa.
Le cascatelle prima di raggiungere la grande cascata di Mularza Noa.

La bellissima cascata di Mularza Noa
 Un sito di straordinaria bellezza. Peccato che le cascate di Mularza Noa, a Bolotana, siano poco valorizzate.
La bellissima cascata di Mularza Noa
La bellissima cascata di Mularza Noa
La bellissima cascata di Mularza Noa

Il parco del Marghine-Goceano è formato da un gruppo di monti disposti al centro-nord dell'isola. E’ vasto 36.782 ettari e ricade nelle province di Nuoro e Sassari, e nei comuni di Bono, Anela, Burgos, Bolotona, Bultei, Silanus, Bortigali, Bottida, Esporlatu, Illorai, Lei, Birori e, in parte limita Macomer. 
























La necropoli ipogeica di Sant’Andrea Priu è uno dei siti archeologici tra i più suggestivi dell’isola dei nuraghi.
La necropoli ipogeica di Sant’Andrea Priu è uno dei siti archeologici tra i più suggestivi dell’isola dei nuraghi.
La necropoli ipogeica di Sant’Andrea Priu è uno dei siti archeologici tra i più suggestivi dell’isola dei nuraghi.
La necropoli ipogeica di Sant’Andrea Priu è uno dei siti archeologici tra i più suggestivi dell’isola dei nuraghi.
 La necropoli ipogeica di Sant’Andrea Priu è uno dei siti archeologici tra i più suggestivi dell’isola dei nuraghi.
 La necropoli ipogeica di Sant’Andrea Priu è uno dei siti archeologici tra i più suggestivi dell’isola dei nuraghi.
 La necropoli ipogeica di Sant’Andrea Priu è uno dei siti archeologici tra i più suggestivi dell’isola dei nuraghi.
All'esterno,  diversi avelli  “contenitori” antichi di defunti.
La necropoli ipogeica di Sant’Andrea Priu è uno dei siti archeologici tra i più suggestivi dell’isola dei nuraghi.
Particolari scavi nel terreno, le coppelle votive per raccogliere le offerte destinate ai defunti, cibo, olio, grano.
Le tombe vengono chiamate domus de janas e venivano utilizzate per seppellire ed onorare i defunti.
E' costituita da una ventina di tombe ipogeiche, ossia sotterranee scavate lungo il ripido costone di trachite.
Le tombe vengono chiamate domus de janas e venivano utilizzate per seppellire ed onorare i defunti.
Le coppelle votive per raccogliere le offerte destinate ai defunti, cibo, olio, grano.
La necropoli ipogeica di Sant’Andrea Priu è uno dei siti archeologici tra i più suggestivi dell’isola dei nuraghi.
Questo luogo fu riutilizzato come chiesa bizantina nel 535 d.C., come testimoniano le tombe scavate nella roccia.
Costituito da 18 vani, 3 molto vasti e 15 cellette più piccole
LA TOMBA DEL CAPO, l’ipogeo è costituito da 18 vani, di cui 3 molto vasti, e 15 cellette più piccole. Risale al 3000 a.C. è stata chiamata in questo modo non perché ospitasse un re o qualche personaggio, ma perché è la più ampia tra tutte le altre tombe.
Fu riconsacrata nel 1313 come chiesa intitolata a S.Andrea dal Vescovo. Venne intonacata di bianco e affrescata, i pilastri interni furono levigati e trasformati in colonne.
Quello che resta dell' affresco di un Cristo con i quattro evangelisti ai lati.

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