Dietro il porto di Arbatax, frazione turistica di Tortolì, si possono ammirare le Rocce Rosse, che rappresentano uno dei principali punti di attrazione della costa ogliastrina, una grande scogliera di porfido rosso vermiglio, scolpita dal vento e dal mare, che forma una successione di guglie verticali.
Dalla stazione ferroviaria sul mare, all'ingresso del porto di Arbatax, decidiamo di fare un viaggio con il vecchio Trenino verde che su vecchi binari attraversa stazioni quasi abbandonate, e si svolge lungo un percorso di 62 km con la durata di 3 ore e mezza, in una natura selvaggia ed incontaminata della regione dell'Ogliasta.
La stazione di Arbatax è una stazione ferroviaria situata nell'omonima frazione del comune di Tortolì, capolinea della ferrovia per Mandas, dall'estate 1997 utilizzata esclusivamente per i servizi turistici del Trenino Verde, impianto collegato nel periodo estivo con la stazione di Gairo.
A passo lento, il trenino scivola dolcemente sulle rotaie della linea ferroviaria vecchia di 130 anni.
Eccoci arrivati alla stazione di Lanusei, la principale stazione ferroviaria del comune di Lanusei, dal 1997 utilizzata esclusivamente come ferrovia turistica.
Stazione ferroviaria di Lanusei.
Le carrozze del trenino Verde sono di inizio XX secolo, dei salotti su rotaie con dentro un lusso d’altri tempi, dai finestrini incorniciati da tende damascate blu ai divanetti in pelle rossa.
Attraverso i finestrini, abbiamo potuto ammirare dei bellissimi paesaggi naturali.
La stazione ferroviaria di Lanusei, inaugurata il 1º aprile del 1893.
Il Trenino non passa mai inosservato quando sosta nelle stazioni, perché fischia al suo arrivo..
La stazione ferroviaria di Lanusei, inaugurata il 1º aprile del 1893.
Il vecchio Trenino verde scivola dolcemente sulle rotaie della linea ferroviaria vecchia di 130 anni.
Il paesaggio che si può ammirare è veramente indescrivibile, bisogna salire a bordo di questo trenino "magico" per poter vivere appieno questa esperienza.
Ci fermiamo per una breve sosta nella graziosa stazione di Arzana dove possiamo, per cinque minuti, sostare e ammirare il paesaggio.
La stazione ferroviaria di Arzana venne inaugurata il 1º aprile 1893, è posta lungo la linea Mandas-Arbatax, e dal 1997 utilizzata esclusivamente per i servizi turistici del Trenino Verde.
La linea ferroviaria di Arzana, oltre al binario corrente per il passaggio del trenino verde, trova spazio in un binario morto per lo stazionamento di vecchi vagoni merci in legno.
La Stazione ferroviaria di Arzana si trova a oltre 850 metri di altezza e si compone di un caseggiato storico che ospita la Sala d’Aspetto, il Magazzino Merci e un piccolo bar.
Abbiamo osservato animali al pascolo e ammirato le bellezze naturali di rocce, pendi scoscesi, fiumi, e una natura più incontaminata.
La stazione di Elini, un piccolo centro situato nella strada provinciale che congiunge Ilbono ed Arzana. Il suo territorio, ricco di oliveti e lecci secolari, confina con Arzana, Ilbono, Lanusei, Loceri, Bari Sardo e Tortolì.
Arriviamo al capolinea della vecchia stazione di "Gairo Taquisara" frazione di Gairo, famosa per essere una stazione del Trenino Verde.
"Gairo Taquisara" dista qualche chilometro da Gairo ed è un grazioso villaggio di 300 abitanti, famoso per il verde incontaminato dei suoi boschi e della sua natura incontaminata.
Stazione di "Gairo Taquisara" frazione di Gairo.
Stazione di "Gairo Taquisara" frazione di Gairo.
Iniziamo la nostra visita, con guida, di Gairo Vecchio, il "Paese Fantasma" abbandonato nel 1951 a seguito di una disastrosa alluvione. Dopo violenti nubifragi nell’800 e alluvioni nel 1951, per gli evidenti problemi idrogeologici del terreno su cui era stato costruito il paese si decise di ricostruire Gairo nuova altrove.
Gairo Vecchio è probabilmente il paese fantasma più famoso della Sardegna.
Gairo Sant'Elena (nota semplicemente come Gairo) si trova pochi metri sopra il vecchio centro fantasma ed è oggi il naturale successore del paese abbandonato, dove gli abitanti gairesi si sono in gran parte stabiliti.
Gairo Vecchio il paese fantasma.
Nel borgo rurale, tra le vecchie case in pietra e il paesaggio tipico dell’entroterra sardo, regna il silenzio assoluto.
Gairo Vecchio il paese fantasma.
Gairo Vecchio il paese fantasma.
Gairo Vecchio il paese fantasma.
Gairo Vecchio il paese fantasma.
Gairo Vecchio il paese fantasma.
Gairo Vecchio il paese fantasma. Il ponte sul Rio Pardu.
Nelle vecchie case di Gairo vecchio, è possibile trovare ancora finestre, scale, caminetti e altri piccoli segni di quella che un tempo doveva essere la vita a Gairo.
Antica scritta del Fascismo mai cancellata dal muro di una casa.
Mezz'ora circa a piedi tra i vicoli, tra le scalinate e case diroccate dalle caratteristiche pareti rosa e blu.
Quasi tutte le strutture sono ormai in macerie e a tratti pericolanti, infatti è rischioso entrare al loro interno.
Tutte le stradine e i vicoli sono sicuri.
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