Il murales più significativo è l'Indiano all'ingresso del paese. Il  Murales è disegnato su una roccia tra i tornanti che vanno da Oliena verso Orgosolo, un semplice masso in campagna serve a trasmettere il messaggio della solitudine del Pastore mentre si riposa o Attento e vigile al suo gregge.
Il borgo-museo di Orgosolo, di 4500 abitanti si trova al centro della Sardegna e fa parte della cosiddetta "Barbagia di Ollolai" nel cuore della provincia di Nuoro. 

Orgosolo è famoso in tutto il mondo per i suggestivi dipinti che adornano stradine e piazze, case del centro storico e facciate di nuovi edifici. Narrano di politica e cultura e lotte popolari, malessere e giustizia sociale, vita quotidiana e tradizioni pastorali e per il suo paesaggio spettacolare e inconfondibile essendo immerso nel Supramonte, e perchè spesso al centro di cronache legate al
 banditismo, faide, e all'Anonima Sequestri.

Patrimonio dell’umanità per i suoi aspetti ancestrali è il coro a tenore, il tradizionale canto corale barbaricino, oggi sotto tutela dell’UNESCO.



Una delle figure più rappresentative di Orgosolo è quella della giovane martire Antonia Mesina proclamata beata da Papa Giovanni Paolo II il 4 ottobre 1987. Antonia nacque a Orgosolo il 21 giugno 1919 e fin da giovanissima entrò a far parte della Gioventù Femminile dell'Azione Cattolica. La giovane orgolese subì il martirio, lottando fino alla morte per opporsi a un tentativo di violenza sessuale da parte di un compaesano, e morì lapidata il 17 maggio 1935. 
Le spoglie della ragazza sono custodite in una cripta presso la chiesa parrocchiale del SS. Salvatore a Orgosolo.

Famosissima citazione di B.Bretch, in questo bellissimo murale di forte dissenso alla guerra.
Saggezza antica. figure femminili sedute.














































 
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