Matera 2019 a spasso nei Sassi.

IL PIANO è la zona della città barocca e ottocentesca di Matera, il cui centro è rappresentato dalla Piazza Vittorio Veneto da cui inizia la visita del centro storico e la suggestiva "Città dei Sassi"
Piazza Vittorio Veneto, sotto la piazza si trova il cosiddetto Palombaro Lungo, un'enorme cisterna realizzata nel 1846 come riserva idrica pubblica.
 Piazza Vittorio Veneto. 
Piazza Vittorio Veneto. L'Elefante spaziale una delle più belle sculture del genio spagnolo. Tutte le opere di Dalì a Matera sono originali.
Piazza Vittorio, alla sinistra la bella facciata arancione del Palazzo dell’Annunziata che oggi ospita la Biblioteca.
Piazza Vittorio, Palazzo dell’Annunziata.
Piazza Vittorio, lchiesa di San Domenico  un edificio di culto in stile romanico parte di un monastero del XIII secolo.
Piazza Vittorio Veneto, l’originale Chiesa di San Domenico. Fu costruita insieme al convento a partire dal 1230 in stile romanico pugliese. Molto bello il rosone con intorno quattro figure a rilievo raffiguranti un telamone, due figurine ai lati, ed in alto l'Arcangelo Michele. Al centro del rosone un cane con la fiaccola in bocca, simbolo dei domenicani.
Piazza Vittorio, la Biblioteca.
La Chiesa di Materdomini è collocata a sinistra dei tre archi che da Piazza Vittorio Veneto aprono la visuale sui Sassi.  E’ una piccola costruzione appartenente ai Cavalieri di Malta, il cui stemma è visibile sotto il campanile in tufo, risalente al 1860.
Questa chiesa, molto graziosa, risale al 1680 commissionata da un commendatore dei Cavalieri di Malta. Una statua della Madonna con Bambino decora, in rilievo, la parte superiore del portale.
La Chiesa di Materdomini e la Loggia.
Sotto la Loggia di piazza Vittorio Veneto l' affaccio sui Sassi.

..e improvvisamente trovarsi di fronte il Duomo e sullo sfondo ai miei piedi il Sasso Barisano è stato uno spettacolo unico!  09 Ottobre 2019.

..il Duomo e sullo sfondo il Sasso Barisano..

Piazza Vittorio Veneto.
Piazza Vittorio Veneto.
Piazza Vittorio Veneto. Il Pane di Matera è un prodotto lucano IGP che deve la sua eccellenza al metodo di lavorazione ed alla qualità di grano impiegato; si tratta di un pane rigorosamente a base di semola di grano duro dall’inconfondibile color giallo paglierino derivante da antichi grani locali.
Piazza Vittorio Veneto. Qui abbiamo preso la guida che ci ha portato nella parte più alta dei Sassi, dominata dalla Cattedrale di S. Maria della Bruna.

Vecchio Palazzo in Via Del Corso.
La chiesa di Santa Lucia  alla Fontana in via Del Corso. La chiesa venne realizzata attorno al 1700 quando le monache, che dal 1283 avevano utilizzato la chiesa con monastero di Santa Lucia alla Civita, lasciarono quel complesso. Il nuovo complesso religioso, composto da chiesa e monastero, fu realizzato accanto alla Fontana Ferdinandea. Per questo motivo la chiesa viene chiamata anche Santa Lucia alla Fontana. 
La chiesa di Santa Lucia  alla Fontana.
Lasciata Piazza Vittorio, giungiamo in piazza San Francesco e qui la Chiesa di San Francesco con l’imponente facciata tardo-barocca. 

Piazza Vittorio Veneto.
Piazza Vittorio Veneto, statua in bronzo del "Pensatore"
MATTINO 090/10/2019 IN GIRO PER I SASSI CON LA GUIDA LOCALE 

Panorama del sasso Barisano, le abitazioni stile architettura rupestre.

La Civita e il Duomo. La Civita, racchiusa entro le mura fino al XVI secolo, è una sorta di fortezza naturale arroccata su di un promontorio circondato dal burrone della Gravina. Sul punto più alto sorge la Cattedrale di Maria SS. della Bruna, edificio in stile romanico-pugliese edificato nel 1270, il cui interno è riccamente decorato in stile Barocco. l Campanile, alto 52 metri a quattro piani è sormontato da una 
piramide di epoca posteriore.

Sono arrivate le opere di Dalì a Matera, tra le vie dei Sassi e del centro storico le più belle sculture del Genio spagnolo. La ballerina del ‘Piano surrealista”  troneggia in piazza San Francesco d’Assisi. Una società creata in onore di Salvador Dalí. Tutte le opere di Dalì a Matera sono originali.
 “via delle Beccherie” poiché, nei primi decenni del secolo scorso, erano qui presenti le macellerie. Soprattutto nel fine settimana, dopo le fatiche del lavoro quotidiano, gli abitanti dei Sassi erano soliti riunirsi nelle cantine dove, tra una partita a carte e un buon bicchiere di vino,  al fine di allietare la serata, si degustava la carne principalmente salsicciotti comperata dai macellai di via delle Beccherie.
Piazza Sedile.
Via delle Beccherie e Piazza del sedile.  La via più semplice per raggiungere il Sasso Caveoso da piazza Vittorio Veneto è imboccare sulla destra via del Corso e percorrerla fino in fondo, proseguendo su via Ridola. Superato palazzo Lanfranchi sulla destra, ci sono alcune scalette che permettono di scendere verso il Sasso Caveoso. 

Piazza Sedile, sullo sfondo il Palazzo del Sedile, realizzato nel 1540, costituisce l'edificio più importante della piazza.
Panorama del sasso Barisano, le abitazioni stile architettura rupestre.
La vita di Matera comincia a cambiare quando nel 1993 diventa Patrimonio dell’Umanità Unesco e un’ulteriore svolta positiva  nel 2014, con la designazione a Capitale europea della Cultura per il 2019. 
Sul punto più alto e antico della città di Matera sorge la chiesa dedicata alla Madonna della Bruna e a Sant’Eustachio, ovvero la Cattedrale. la porta maggiore al centro, sotto  l'arco nella lunetta custodisce la statua della Madonna della Bruna.
L’altare maggiore è sovrastato dalla grande pala di Fabrizio Santafede che raffigura la Vergine e i Santi. 

A destra dell’ingresso principale si trova un documento della decorazione originaria della chiesa, il Giudizio Finale di Rinaldo da Taranto.
Affresco della Madonna della Bruna
la cappella dell’Annunziata del XVI secolo, in alto si vede raffigurata la Pietà, poi l’Annunciazione in basso al centro, San Rocco sulla sinistra e Santa Caterina d’Alessandria sulla destra.                              
                                          
  Sul soffitto spiccano le effigie del Padre Eterno. 

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L’altare maggiore è sovrastato dalla grande pala di Fabrizio Santafede che raffigura la Vergine e i Santi.






Presepe cinquecentesco in pietra di Altobello Persio
Presepe cinquecentesco in pietra di Altobello Persio

la “Porta dei leoni” chiamata così  per le due statue che la adornano, due leoni accovacciati simbolicamente a guardia della fede.

Il Sasso Caveoso con vista di Santa Maria di Idris.

La chiesa di Santa Maria di Idris, detta anche "Santa Maria de Idris". Si tratta di una chiesa rupestre, scavata nella roccia,la più suggestiva della città, inglobata all’interno del Monte Errone che si affaccia sul Sasso Caveoso.


Dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 1993, i Sassi, che costituiscono il centro storico della città di Matera, sono un dedalo di scale, passaggi, vicoli, minuscole abitazioni, facciate in muratura su locali ricavati nella roccia, cisterne e chiese scavate nel tufo.


Dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 1993, i Sassi, che costituiscono il centro storico della città di Matera, sono un dedalo di scale, passaggi, vicoli, minuscole abitazioni e grandi palazzi, terrazze che sono spesso tetti degli edifici sottostanti, facciate in muratura su ambienti ricavati nella roccia, cisterne e chiese scavate nel tufo.

La chiesa rupestre San Pietro Barisano, la più grande di Matera, incastonata nel Sasso Barisano. Il campanile  poggia su una roccia, e la facciata è stata eretta utilizzando massi di tufo. 

L’interno è diviso in tre navate separate da grandi colonne, e da sei altari scavati nel tufo.  E' ancora possibile ammirare alcuni antichi affreschi, nei loro colori vivi.  Sotto c'è la cripta, dove si trovano alcune nicchie utilizzate un tempo come sepoltura!   

 


Una antica abitazione tipicamente arredata. Per meglio comprendere usi e costumi degli abitanti degli antichi dei Rioni Sassi di Matera.

Dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 1993, i Sassi, che costituiscono il centro storico della città di Matera, sono un dedalo di scale, passaggi, vicoli, minuscole abitazioni, facciate in muratura su locali ricavati nella roccia, cisterne e chiese scavate nel tufo.
La Casa grotta del Vicinato è scavata nel Sasso Caveoso. Nell'unico ambiente scavato nella roccia, sono gli arredi a creare una divisione degli spazi.
 
Ingresso con la cucina, al centro della casa un piccolo tavolo dove tutti mangiavano.
La cucina.
La cucina. 

In fondo sulla sinistra la stalla per il ricovero degli animali, di fianco ad essa il letto che riusciva in questo modo a prendere più calore possibile dagli animali. Il letto foderato di foglie di granturco, alto per difendersi dall’umidità.
Un originale artista di strada. Non chiedono l’elemosina, ma sono in strada per libera scelta.


   
Buon Compleanno Lucia!
La chiesa di San Francesco d'Assisi è un luogo di culto cattolico in stile barocco, situato nella centralissima piazza San Francesco.

L’elemento più importante di questa chiesa è sicuramente il Polittico smembrato (XV sec.) e sistemato sulla balaustra della Cantoria, contenuto in una bella cornice del 600, un’opera di unico pregio di Lazzaro Bastiani, diviso in 9 dipinti: al centro Madonna in trono col Bambino e a sinistra S. Pietro, S. Francesco, S. Caterina e S. Elisabetta, a destra S. Paolo, S. Antonio, S. Bernardino e S. Ludovico da Tolosa.  
Madonna Della Bruna con Bambino. 
Sant'Eustachio.

La Chiesa del Purgatorio, nel Sasso Barisano, in Via Ridola, famosa per i teschi e gli scheletri presenti sul suo portale e sulla facciata.

La facciata si caratterizza per le decorazioni riguardanti il tema della morte e della redenzione, i teschi sono rappresentati nel portale in legno, gli angeli nella parte superiore.

L'altare maggiore e la tela che raffigura San Gaetano che intercede per le anime del Purgatorio, presso la Vergine.

 L'altare di sinistra con la tela raffigurante San Nicola da Tolentino e le anime purganti.

Al di sopra del portale d'ingresso, su cantoria lignea, si trova l'organo a canne, del 1755, con medaglioni dipinti raffiguranti Santi.



La parte centrale dell'interno della chiesa è sormontata da una cupola ottagonale che si poggia su un tamburo circolare       sorretto da colonne ornate con capitelli corinzi.
Pulpito.

Anche all’interno sono visibili teschi.

Corona per deposizione Santo.

Le grotte sul versante opposto della Gravina.
Il bellissimo affaccio sulla gravina evidenziato da un arco posto sulla sinistra della chiesa.                                       
                                       
La chiesa di San Pietro Caveoso è un luogo di culto costruito nel 1218 nel cuore dei Sassi. Precisamente la chiesa sorge nel Sasso Caveoso, nella parte bassa subito a ridosso del torrente Gravina, e da il nome alla piazza antistante, chiamata appunto piazza San Pietro Caveoso.
Il Sasso Caveoso. La chiesa di San Pietro Caveoso e la Chiesa di Santa Maria De Idris interamente scavata nella roccia del Monterrone, la Chiesa di Santa Maria De Idris è sicuramente la chiesa rupestre più suggestiva. 
 All’interno, non è possibile scattare foto, le pareti sono affrescate con immagini religiose e gran parte degli affreschi sono deteriorati dall’umidità. Attraverso un cunicolo interno siamo entrate nella cripta rupestre di San Giovanni in Monterrone, costruita tra il XII e il XIII secolo.


Navata centrale della chiesa  San Pietro Caveoso.
La navata centrale termina con un altare settecentesco dominato da un polittico in legno datato intorno al 1540, opera di un anonimo pittore materano, raffigurante la Madonna con Bambino tra i Santi Pietro e Paolo.
l’originario soffitto nascosto nel XVIII secolo, dalla controsoffittatura di tavoloni in legno dipinti che rappresentano “Il cristo che affida il futuro della Chiesa a San Pietro”, “Madonna del Confalone” e “Conversione di san Paolo”. 


Scalinata con galline tra i vicoli di Matera  e alcuni dei “segni” lasciati dai visitatori, appesi come “panni al vento”.
100 galline tra i Sassi di Matera, “dal sogno al segno”     Una delle 100 galline in terracotta di Matera, in primo piano con il particolare del “sogno” rappresentato sulla pancia.




In alto la Chiesa della Madonna de Idris e in basso quella di San Pietro Caveoso

chiesa di Santa Maria de Armenis. Si tratta di un esempio di struttura rupestre che rappresenta ciò che resta di un altro insediamento benedettino a Matera. In stile tardo romanico, la facciata della chiesa di Santa Maria de Armenis è sormontata da una serie di archetti ciechi, mentre sull’architrave della porta d’ingresso presenta l’epigrafe di “Santa Maria de Armenis” da cui prende il nome.

Il complesso monastico di Sant’Agostino sospeso su uno sperone roccioso, domina il Sasso Barisano. La sua fondazione risale alla fine del Cinquecento, per opera degli Eremitani, ma il nucleo originale è ben più antico. Al convento, oggi soppresso, si affianca la chiesa, in stile tardo barocco.

 


Ristorante. Sosta pranzo

la crapiata, antica zuppa di legumi e cereali,
una bruschetta del famoso pane di Matera con un filo d’olio, i peperoni cruschi di Senise                          
Il Palazzo del sedile  è costituito da un grande arco d'ingresso e in alto, ai lati, spiccano due piccole torri in stile rococò su cui sono collocati, sul primo, una meridiana e sul secondo, un orologio. al centro, sopra l'arco, vi sono le statue di due dei patroni della città di Matera: Sant'Eustachio a sinistra e la Madonna della Bruna a destra. Attualmente è la sede principale del conservatorio. 
Chiesa San Giovanni Battista, è stata la prima struttura sacra a sorgere fuori dalle mura della città. Fu costruita, nel 1230, sopra una vecchia chiesetta denominata al tempo Santa Maria Nuova, e terminata nel 1233. Nel  1480 fu abbandonata e poi riaperta al culto nel 1695 e intitolata a san Giovanni Battista.
La Fontana Ferdinandea, recentemente riallocata in Piazza Vittorio Veneto dopo decenni di grande assenza. La Fontana Ferdinandea è stata eretta nel 1832 sulle basi di un’altra fontana, fatta costruire nel 1577.  Fontana “Ferdinandea” in quanto Ferdinando II, appartenente alla dinastia dei Borboni, era a capo del Regno delle Due Sicilie nel periodo storico in cui la stessa fu costruita.
 
Nella parte alta della fontana è presente lo stemma della città, con sopra la corona reale ed una croce. 
Sotto  una scritta in latino dice
“FERD II REGE
FOS ET AQUAEDUCTUS HIC AERE
CIUIUM CONLATO INSTAURATUS
AMPLIATUSQ FUIT
A.D. MDCCCXXXII
CURANTE EQUITE FERD
DE GEMMI PROPR AEF
AC DOMIN RIDOLA SYND” 
Il Palombaro lungo, conosciuto anche come il Duomo dell'acqua, è la più grande cisterna idrica ipogea della città di Matera, fu scoperta sotto piazza Vittorio Veneto nel 1992, dove convergevano le acque piovane e sorgive provenienti dalle colline. Insieme ad altre cisterne ipogee forma la famosa Matera sotterranea; la cisterna fa parte di un sistema di raccolta delle acque che si estende per tutta la lunghezza dei sassi di Matera ed era necessario all'approvvigionamento dei suoi abitanti.

Sullo sfondo di Piazza Vittorio, l’Elefante spaziale che pare  prendere il volo..
Un originale artista di strada. Non chiedono l’elemosina, ma sono in strada per libera scelta. 
Piazza e chiesa di San Francesco d'Assisi


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