VILLACIDRO 2018 .


 Panorama di Villacidro. Sullo sfondo il campanile della Chiesa di Santa Barbara.

Villacidro. Sullo sfondo il campanile della Chiesa di Santa Barbara.
L'Ex Palazzo Vescovile in via Vittorio Emanuele a Villacidro. 
 Gli affreschi dell'androne.
 Un tempo era la dimora dei marchesi Brondo, signori di Villacidro dal 1594 al 1694.
Il clima del paese, ispirò Monsignor G. M. Pilo, vescovo della Diocesi di Ales, che nel 1767 lo acquistò per farne una residenza estiva e sfuggire alla malaria che imperversava nei paesi pianeggianti.

 Gli affreschi dell'androne.
Tra il 1807 e il 1814, quando Villacidro era capoluogo di Provincia, la struttura fu destinata a Prefettura e fu dotata di un carcere utilizzato no alla metà del secolo scorso. 

La fontana della corte interna.
Nel 1932 divenne, seminario vescovile.
Negli anni '50, sotto la guida di monsignor Antonio Tedde, venne costruita una cappella e vennero eseguiti lavori di abbellimento ed ampliamento dentro e fuori il palazzo.
Negli anni '50, sotto la guida di monsignor Antonio Tedde, venne costruita una cappella e vennero eseguiti lavori di abbellimento ed ampliamento dentro e fuori il palazzo.

La cappella.
 I bellissimi affreschi della cappella.
 I bellissimi affreschi della cappella.






L'Ex Palazzo Vescovile. MAGMMA Museo di Arti Grafiche .
I grandi disegnatori italiani del 900.
L'Ex Palazzo Vescovile. Collezione del pittore Dino Marchionni.

L'oratorio di Nostra Signora del Rosario si trova nel centro storico di Villacidro. 
Anche nota come Sa cresia de Nostra Signora, la chiesetta del XVII secolo in stile gotico-catalano, rimaneggiato più volte ed arricchito dalle influenze barocche del XVIII secolo.
Esternamente, la spoglia facciata dell'oratorio è ingentilita dalla presenza di un caratteristico loggiato con cinque colonne e dalla maestosa cupola ottagonale risalente alla metà del XVIII secolo. 
La parrocchiale di Santa Barbara risale al XVI secolo e sorge in piazza Santa Barbara, nel nucleo storico dell'abitato.
Il campanile a canna quadra, venne eretto tra il 1639 e il 1756, anno in cui venne completata l'attuale copertura.
La parrocchiale di Santa Barbara risale al XVI secolo e sorge in piazza Santa Barbara, nel nucleo storico dell'abitato.
 Il portale in bronzo del 1992,  presenta le raffigurazioni della Madonna, dei santi Barbara e Sisinnio e di alcuni luoghi simbolo di Villacidro, come la cascata di Sa Spendula.
La bella volta stellare con gemme pendenti della Cappella Mayor del XVI secolo.
 L'elegante altare maggiore in marmi policromi e la balaustra in  marmi policromi intarsiati che lo precede, sono opere settecentesche. 
Nel paliotto dell'altare sono tre medaglioni in marmo bianco, raffiguranti in bassorilievo santa Barbara, san Pietro apostolo e san Sisinnio, mentre nella nicchia centrale è custodita una statua lignea di santa Barbara. 
Sulla parete sinistra è visibile l'affresco dell'Ultima Cena. Realizzato nel 1917 da un ignoto prigioniero di guerra austriaco.
Il pulpito in marmo policromo del  XVIII secolo.
 L'altare maggiore in marmi policromi.
Sulla destra un dipinto murale raffigurante l’annunciazione. Realizzato nel 1917 da un ignoto prigioniero di guerra austriaco.
 L'altare maggiore in marmi policromi. 









Il fonte battesimale in marmo policromo del XVIII secolo .

 Piazza Zampillo, tranquilla e ricca di vegetazione, questa è una zona molto piacevole ed al suo centro si trova una statua della Madonna eretta al centro di una fontana.
Da qui, tutto intorno, si diramano i vicoli del centro storico che, aggrovigliati e stretti, costituiscono il cuore antico di Villacidro.


Il lavatoio pubblico di Villacidro (VS), realizzato nel 1893 in pieno Stile Liberty, è uno dei monumenti simbolo di questo comune. Ubicato nel centro storico del paese, costituiva un punto di ritrovo e un luogo di socializzazione per le massaie del paese. 


Frontalmente, nel lato maggiore, è presente una fontana con 5 rubinetti ornata da statue di pietra, quali un leone e una leonessa in alto, due sirene ai lati, e tre volti in corrispondenza dei tre rubinetti centrali.



Il lavatoio è composto da 36 vasche rivestite in trachite, collegate da un tubo distributore dell'acqua e riparate da una tettoia decorata con le classiche linee curve del Liberty. 



Dai rubinetti principali, sgorgano tre diversi tipi di acqua: gassata fredda da quello posto a sinistra, naturale a temperatura ambiente dal quelli centrali e infine naturale fredda da quello a destra. 



Dal 2010 il comune di Villacidro, aderendo al progetto Abba de Bidda, contribuisce al rispetto dell'ambiente oltre ad aiutare i cittadini a risparmiare i soldi dell'acqua in bottiglia. 
Le fontane, infatti, grazie ad un depuratore collegato all'impianto originale, consentono a tutti i cittadini di approvvigionarsi di acqua potabile gratuitamente. 


 Questa ampia gradinata conduce alla piazza Municipio, nella quale si trova l'edificio che ospita il Municipio di Villacidro.
Il palazzo comunale, costruito nel 1874, ospita la sua sede e gli uffici che forniscono i loro servizi agli abitanti di Villacidro.






La casa, ancora oggi conserva alcune caratteristiche tipiche delle abitazioni contadine campidanesi, soprattutto nella sua struttura esterna: un grande portale in legno, l’ampio cortile e i loggiati, is lollas, che servivano in passato come ricovero per gli animali.
Alla casa padronale si accede tramite una piccola scalinata in granito adorna di una particolare ringhiera in ferro ricca di motivi floreali, unico elemento che movimenta la semplice facciata. 
La scalinata conduce ad una stretta veranda che percorre l’intera lunghezza della casa e sulla quale si aprono i due ingressi. Ora, come tanto tempo fa, la veranda è ombreggiata da un pergolato di viti, elemento spesso presente in molte case villacidresi.
Attualmente la casa ospita la Fondazione Culturale Giuseppe Dessì, nata nel 1989 con lo scopo di far conoscere il messaggio umano dello scrittore e valorizzare e promuovere la sua opera letteraria anche con l’organizzazione del Premio Letterario Nazionale Giuseppe Dessì che ogni anno richiama la partecipazione delle più importanti Case Editrici nazionali e dei più illustri scrittori italiani.

In questa casa lo scrittore Giuseppe Dessì trascorse gli anni della sua adolescenza. La casa era considerata una delle più belle del paese, venne acquistata dalla famiglia Dessì dal senatore Loru.



Recentemente la famiglia Dessì ha donato alla Fondazione la biblioteca personale dello scrittore, migliaia di volumi, alcuni rari e pregiati, che raccontano la storia della Sardegna e del Dessì.











La Casa Pittau, di proprietà della signora Marisa, si trova nel rione storico di Sant’Antonio, il più grande della parte bassa del paese che si distende verso il Campidano. 


L’abitazione ospita una ricchissima collezione di oggetti della tradizione sarda e villacidrese: numerosi, tra gli altri, sono gli arredi, gli abiti, gli accessori per la toilette da camera, le stoviglie, i tovagliati e gli strumenti di lavoro quotidiano.


 L’originale esposizione è organizzata in molteplici ambienti in cui le varie stanze richiamano i diversi momenti della giornata: dal lavoro quotidiano in campagna a quello svolto in casa, dai momenti di svago a quelli di incontro/confronto in famiglia.
































La chiesa parrocchiale di Sant'Antonio da Padova, edificata alla fine del seicento,
La chiesa di Sant'Antonio, strategica per la sua posizione, fu scelta per l'amministrazione del culto, e nel 1769 vengono portati in questa chiesa l'eucaristia e gli olii santi. 
Questa chiesa, nel 1947 viene eretta a parrocchia per servire gli abitanti del quartiere
denominato vicinato Sant'Antoi. 
La chiesa ha subito numerosi interventi che ne hanno snaturato la precedente identità. Esternamente al corpo centrale si affiancava sulla destra una torre campanaria con orologio non più esistente.
L'interno, con un'unica navata è affiancata da quattro cappelle per lato, intercomunicanti. 
I numerosi e ampi finestroni circolari e le due lunette perimetrali assicurano una grande luminosità. 
Sa Spendula, la più suggestiva cascata dell’Isola, all’interno di un paesaggio d’incomparabile bellezza.


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