Fonni 2019 "Thia Capassa".

AUTUNNO IN BARBAGIA.
Fonni si trova nella parte settentrionale del Gennargentu, ed è considerato il paese più alto della Sardegna, trovandosi a 1000 mt sul livello del mare.
 
Nella parte alta dell’abitato di Fonni è situata la Basilica di Santa Maria dei Martiri comprendente il Convento, la Basilica e l’Oratorio. 
Il Convento e l’antica Chiesa della SS. Trinità furono fondati nel 1610, nel 1700 la chiesa fu ampliata diventando basilica", mentre la costruzione dell’Oratorio è del 1759.

Il sito dove sorge la Basilica, fu donato dalla famiglia nobile, del fonnese don Stefano Melis.
 Sulla facciata della chiesa ancora oggi è ben visibile, sopra il portale principale, lo stemma gentilizio della famiglia Melis, un melo carico di frutti.

La Chiesa come si presentava prima del 1700, quando la chiesa fu ampliata diventando "Basilica", il presbiterio centrale sopraelevato dove si trova il quadro di Antonio Todde raffigurante la Trinità, l’antica sagrestia e le cappelle, sulla sinistra, dell’Immacolata Concezione dell’Agonia e del Crocifisso e, sulla destra, del S. Cuore e di S. Antonio di Padova. 

Il quadro di Antonio Todde raffigurante la Trinità.



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 Cristo crocifisso scultura in legno di fico del 1500/1599.


 Santa Giacinta, terziaria francescana. 

L’ampliamento del 1700 comprende la navata della Madonna dei Martiri, il presbiterio della stessa, la cappella di S. Rosa da Viterbo sulla destra e quella di S. Salvatore da Horta sulla sinistra, la nuova sagrestia, la cappella delle reliquie, la cripta e l’oratorio di S. Michele.

Sul grande altare, ornato di capitelli e arabeschi si trova il tabernacolo ligneo del 1725, opera di Antonio Floris, e la prodigiosa statua seicentesca della Madonna dei Martiri con due dipinti di Francesco Massa e due statue lignee del XIX secolo.



Nel 1702, dopo la demolizione della cappella del Rosario,  venne realizzato il progetto di padre Guiso, comprendente la chiesa superiore e il santuario sotterraneo "la cripta",  i lavori terminarono nell’ottobre del 1706.








Pilastro dipinto da Pietro Are, raffigurante Santa Cunegonda in preghiera davanti al Crocifisso.

A sinistra "San Giuseppe tiene in braccio il bambino".
Tra i tanti affreschi presenti nella Basilica "Il Paradiso".
Tra i tanti affreschi presenti nella Basilica "Il Purgatorio".
Tra i tanti affreschi presenti nella Basilica "La risurrezione dei morti e l’inferno".





Cappella del Sacro Cuore.

Cappella del Sacro Cuore.


Il santuario sotterraneo dedicato a Sant'Efisio e a San Gregorio Magno, considerati i Padri della fede dei Barbaricini. Le pareti e le volte della Cripta sono affrescate con immagini che raccontano la cristianizzazione della Sardegna.
La cripta di sant’Efisio e san Gregorio magno, considerati padri della fede in Barbagia.
La cripta di sant’Efisio e san Gregorio magno, considerati padri della fede in Barbagia.
 
 

Cinque nicchie per lato ospitano busti di Santi legati alla tradizione francescana. 

 Le tempere nella volta sono state eseguite dagli Are.


Accanto alla Basilica della Vergine dei Martiri, alla sua sinistra sorge il Convento francescano e l'oratorio di S.Michele del 1760

L’oratorio di S. Michele (1760)

L’oratorio di S. Michele (1760)
L’oratorio di S. Michele (1760)

L’oratorio di S. Michele (1760)



L’oratorio di S. Michele (1760)


 Accanto alla Basilica della Vergine dei Martiri, alla sua sinistra sorge il Convento francescano.
I francescani vi arrivarono nel 1610 e vi fondarono una chiesa dedicata alla Santissima Trinità e un convento. Il secolo successivo, sullo stesso sito, fecero costruire il capolavoro barocco del santuario della Vergine dei Martiri.

Il quadrilatero del chiostro con il pozzo al centro.
Il quadrilatero del chiostro con il pozzo al centro.
Il quadrilatero del chiostro con il pozzo al centro.
Il Convento francescano.

Tutte le strutture della Basilica si affacciano sul grande cortile racchiuso dalle cumbessias, un tempo destinate ad accogliere i pellegrini.
L’antica arte della tessitura, fili e colori si uniscono in un gioco di abilità creativo dando forma a tappeti e altre creazioni che ripropongono i motivi arcaici di una tradizione sempre presente. 
L’antica arte della tessitura

 Preparazopne del pane, pane vressa, tundas e cocone modde, della pasta, culurgiones di ricotta o formaggio, malloreddos e macarrones de busa. 



Preparazione della ricotta e del formaggio fresco.
Preparazione della ricotta e del formaggio fresco.
 


Preparazione "S'arantzada" con bucce d'arancia grattugiata, miele, mandorle.
Preparazione "S'arantzada" con bucce d'arancia grattugiata, miele, mandorle.


All'uscita dalla basilica ci aspetta la passeggiata nei rioni storici di Fonni, dalla Basilica della Vergine dei Martiri, circondata dalle Cumbessias, che servivano per accogliere i pellegrini, sino alla Parrocchia di S.Giovanni Battista.
Murales "L’uscita del simulacro della Madonna dei Martiri".
Piazza Europa.
Durante la passeggiata abbiamo ammirato le case di montagna a uno o più piani, costruite in pietra locale, dipinte dai caratteristici Murales raffiguranti momenti di vita quotidiana e tradizioni del Paese.

Alcuni di questi murales sembrano delle vere cartoline in bianco e nero d'altri tempi.. 




Sunalle, lavorazione del tipico pane carasau e del pane guttiau .

La preparazione del pane Carasau
Il pane carasau, che chiamiamo anche carta musica è un pane che veniva prodotto per la necessità di avere una produzione in serie e una lunga conservazione. 

Infatti il pane carasau che viene cotto una seconda volta in forno per dargli la caratteristica croccantezza, era il pane che i pastori si portavano al pascolo durante la transumanza.
La preparazione del pane Carasau









Alcuni di questi murales sembrano delle vere cartoline in bianco e nero d'altri tempi.. 






Tia Capassa e il leggendario Su co'one de vrores.

 Scene di vita quotidiana

 Scene di vita quotidiana

S'Istangiartu, i guardiani della Madonna dei Martiri. Angelo Pilloni.




Murales "Rientro in paese".
Murales "Rientro in paese".

Fonni è un paese di montagna dedito prevalentemente alla pastorizia e non poteva non scommettere sul settore delle produzioni agro-alimentari di qualità, quali salumi e formaggi prodotti nel salumificio e nel caseificio presenti nel territorio e conosciuti in tutta l’isola.





Murales "Tiu Taneddu e tia Chicchina" 
Piazza Italia.

Murales "La Pariglia" il Palio di Fonni.




Murales "La Pariglia" il Palio di Fonni.

Murales "Tiu Taneddu e tia Chicchina" 
Piazza Italia.

Murales "Non c'è pace nei cuori non c'è riposo, violenza!"







Ecco qui lo scopo della mia visita a Fonni, vedere il bellissimo murales di "Thia Capassa".
Angelo Pilloni. Il murale di "Thia Capassa", una vecchietta del paese che nel disegno si affaccia sull'uscio di casa e appare così viva e vera che i fonnesi, passando lì davanti, istintivamente la salutavano .
"Thia Capassa"

La via che porta al Museo della Cultura Pastorale.
Murales di un bellissimo anziano di Fonni in costume sardo.
Lo chiamerò "tiu Boele"


Il Museo della Cultura Pastorale ha sede in un'antica casa padronale  casa Loddo Campana dell'Ottocento situata nel cuore del centro storico di Fonni. 

Il Museo della Cultura Pastorale.


Murales "Le maschere del carnevale di Fonni".

Murales "Sorge sull'orizzonte nuovo della storia il tempo nuovo della mansuetudine quando la donna strapperà di mano l'arma di morte al guerriero mai più una madre dovrà concepire figli senza speranza del domani"



In una delle corti è stata allestita la casa del pastore dove era possibile ammirare dal vivo la preparazione della ricotta e le varie fasi della preparazione del prosciutto.




Vendita di prodotti locali.

Vendita di prodotti locali.






Parrocchia di S.Giovanni Battista riedificata nel secolo XVI, ora chiusa per ristrutturazione.
"La processione di S.Giovanni Battista ". 
Questo bellissimo murales si trova di fronte alla parrocchia di S.Giovanni Battista. 



Musica sarda dal vivo.

Costumi tradizionali di Fonni.


Costumi tradizionali di Fonni.




 

Ambientazioni con i costumi tradizionali di Fonni









Un curioso presepe fatto con delle fresche patate.

Esposizione di prodotti locali in vendita.


Per le vie acciottolate del paese.
Un curioso presepe fatto con la tela dei sacchi.



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