Bosa 2020 "SUPer Carnevale sull’Acqua".


Nella costa occidentale della Sardegna, in provincia di Oristano, sorge Bosa, uno dei borghi più pittoreschi d’Italia, dominato dal castello medioevale dei Malaspina, con il suo quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle.
Nella costa occidentale della Sardegna, in provincia di Oristano, sorge Bosa, uno dei borghi più pittoreschi d’Italia, dominato dal castello medioevale dei Malaspina, con il suo quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle.

Il porticciolo turistico di Bosa sul fiume Temo, unico fiume navigabile in Sardegna.

Il porticciolo turistico di Bosa sul fiume Temo, unico fiume navigabile in Sardegna.

Via delle Conce. 
Le antiche concerie di Bosa, chiamate dai bosani  "Sas Conzas", ma chi non ha familiarità con la lingua sarda le chiama semplicemente "Concerie di Bosa”: si tratta di uno dei maggiori siti di archeologia industriale della zona situato sulla riva sinistra del fiume Temo, non lontano dal Ponte Vecchio. 

Le concerie, sistemate in una serie di edifici a due piani dall’intonaco rosa e i tetti a capanna, si trovavano vicino al fiume perché l’acqua salmastra era funzionale alla lavorazione delle pelli. 
Il piano inferiore ospitava i vasconi in muratura dotati di canali di scolo, quello superiore i macchinari per la finitura. 

Queste manifatture esistevano già all’epoca dell’antica Roma ma ebbero un vero e proprio boom tra Seicento e Ottocento, prima che la crisi conducesse alla sua chiusura negli anni sessanta del XX secolo.

Dopo decenni di abbandono, nel 1989 le concerie vennero dichiarate monumento nazionale e si decise di istituire il Museo delle Conce di Bosa. Qui, in una conceria settecentesca restaurata, i turisti respirano l’atmosfera delle industrie dei tempi passati e imparano tutto su questo settore artigianale grazie a foto e pannelli illustrativi.


SUPer Carnevale sull’Acqua. Si tratta di un evento unico in Sardegna, nel corso del quale abbiamo assistito alla sfilata in maschera sul Fiume Temo. La sfilata è partita dal Circolo Canottieri G. Sannio ed è arrivata al Ponte Vecchio. 
Via Roma, la principale via che conduce al Ponte Vecchio sul fiume Temo.

La magia del Carnevale e lo spettacolo dell’Acqua di Bosa. 

Domenica 23 febbraio 2020 non ci siamo lasciate sfuggire l'appuntamento a Bosa con il SUPer Carnevale sull’Acqua, evento unico in Sardegna!

La magia del Carnevale e lo spettacolo dell’Acqua di Bosa. 

La magia del Carnevale e lo spettacolo dell’Acqua di Bosa. 

In questa occasione sfilano in maschera sul Fiume Temo canoe, Kayak, barchette a remi, tutti invitati, MASCHERATI per divertirsi assieme e creare uno spettacolo magico.


La magia del Carnevale e lo spettacolo dell’Acqua di Bosa. 




Il Ponte sul Temo è considerato uno fra i trenta ponti più belli d’Italia insieme
al ponte Milvio di Roma e il ponte dei Sospiri di Venezia.

Una immagine da cartolina: il ponte che si specchia sul fiume, alle spalle le case aggrappate al colle di Serravalle sovrastato dal castello dei Malaspina.

La sfilata in maschera sul Fiume Temo con Canoe, Kayak e barchette a remi.

La sfilata in maschera sul Fiume Temo con Canoe, Kayak e barchette a remi.


La sfilata in maschera sul Fiume Temo con Canoe, Kayak e barchette a remi.





La sfilata in maschera sul Fiume Temo con Canoe, Kayak e barchette a remi.


La sfilata in maschera sul Fiume Temo con Canoe, Kayak e barchette a remi.



La sfilata in maschera sul Fiume Temo con Canoe, Kayak e barchette a remi.


La sfilata in maschera sul Fiume Temo con Canoe, Kayak e barchette a remi.


La sfilata in maschera sul Fiume Temo con Canoe, Kayak e barchette a remi.








Sullo sfondo il Castello dei Malaspina, edificato nel XIII secolo dai marchesi Malaspina, originari della Lunigiana e il bellissimo Duomo dedicato all’Immacolata Concezione consacrato nel 1809.

La chiesa dedicata all’Immacolata Concezione è il duomo di Bosa, concattedrale della diocesi di Alghero- Bosa. L’edificio attuale, frutto dei restauri effettuati a partire dal 1803 venne consacrato nel 1809. L’apparato decorativo venne completato nel corso del XIX secolo. Il Duomo è caratterizzato esternamente da due cupole, coperte di maioliche colorate, e dal tozzo campanile in trachite rossa incompleto. 
L’interno del Duomo è a navata unica con quattro cappelle per lato.  
 L’area presbiteriale, è coperta da una cupola ottagonale e conclusa da un’abside semicircolare, è rialzata e separata dalla navata da una balaustra marmorea. 
Si accede al presbiterio tramite una gradinata centrale con alla base due leoni marmorei e due laterali. In marmo è anche l’altare maggiore seicentesco, coronato dalle statue dell’Immacolata e dei santi Emilio e Priamo, patroni di Bosa.  
Le cappelle laterali.
Questa prima cappella a destra è il cappellone del Sacro Cuore, organizzato come una piccola chiesa a sé, perpendicolare al duomo.Vvenne solennemente consacrato nel marzo 1809.



Le pitture che decorano le pareti della cattedrale furono realizzate dall’artista parmense Emilio Scherer tra il 1877 e il 1878.

Al termine della filata è stato possibile pranzare all’interno dei vicoli del borgo
 nelle “cantine aperte”  il tutto organizzato dalla Pro loco di Bosa.

Piazza Duomo.

Piazza Duomo.

Via Santa Croce.

Via Santa Croce.




Via Santa Croce.


L’imponente castello dei Malaspina domina Bosa dall’alto. 
Fu costruito nel 1112 in cima al colle di Serravalle dalla nobile famiglia toscana dei Malaspina, insediatasi nell’Isola a metà XI secolo.
La ripida scalinata che porta al castello.
L'ingresso principale sul lato est del Castello dei Malaspina.

Il castello fu realizzato in più fasi, nel XIV la torre maestra, un tempo di tre piani, realizzata in pietra chiara. 
Nel XII secolo furono erette una torre e parte delle mura a nord. 



 Dentro le mura del Castello dei Malaspina, sul colle di Serravalle, c’è la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos (XIV-XV secolo), che conserva affreschi della scuola catalana risalenti al Trecento. 

Un affresco della scuola catalana risalente al Trecento.

La chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos del XIV-XV secolo.





Il camminamento sulle mura del castello dei Malaspina.

Il camminamento sulle mura del castello dei Malaspina.


Le antiche concerie di Bosa viste dall'alto del Castello dei Malaspina. 



Il camminamento sulle mura del castello dei Malaspina.







La torre maestra, un tempo di tre piani, realizzata in pietra chiara. 




Panorama di Bosa dall'alto del quartiere storico di sa Costa. 


Panorama di Bosa dall'alto del quartiere storico di sa Costa. 
Il quartiere storico di sa Costa. 

Un salto anche a Bosa Marina con la sua Torre Aragonese, costruita nel 1587.

Nessun commento:

Posta un commento