Procida 2021.L'isola dei passi.


Una cartolina da Procida "Corricella" 
il borgo dei pescatori.
 
Procida è l’Isola della Cultura. 
Qui Elsa Morante, ambientò e scrisse le pagine de “L’isola di Arturo”, il romanzo vincitore del Premio Strega.
Il porto di Marina Grande. 
Dopo quaranta minuti di navigazione eccoci a Procida.
Porto di Marina Grande. Appena sbarcate dal traghetto ci siamo trovate davanti al suggestivo e rosato Palazzo Montefusco che sorge proprio davanti al molo di approdo. Chiamato anche Palazzo Merlato per via della splendida merlatura che lo caratterizza, questo edificio del XII secolo è stato un tempo la residenza estiva del re, poi antico convento e oggi abitato dai procidani.
Porto di Marina Grande. Procida è la più piccola delle tre isole del Golfo di Napoli, la più nascosta e segreta, fuori dai classici itinerari turistici di chi generalmente preferisce Capri o Ischia.
Porto di Marina Grande. Via Roma, monumento al Crocifisso ligneo del 1845, eretto dai marinai a testimonianza della loro grande fede.

Il nostro B&B Vento di mare situato in Via Roma, sul Porto di Marina Grande, a pochi metri dall’approdo degli aliscafi e traghetti, anch'esso con la tipica scala rampante..
una successione ininterrotta di gradini!. 

Porto di Marina Grande. Il nostro ristorante preferito 
"A Un Passo dal Mare"
Ristorante di pesce che prepara il pescato del giorno. "Gnocchi ai frutti di mare.

Il porto di Marina Grande

Il porto di Marina Grande.  Via Roma.  
Le abitazioni sono dipinte con tonalità pastello ben definite. I colori sono scelti in modo che due abitazioni attigue abbiano tonalità molto diverse, secondo una tradizione mai del tutto confermata, questa usanza deriva dal desiderio dei pescatori di riconoscere la loro casa anche dal mare.

Il porto di Marina Grande.

Nell'impareggiabile cornice della Marina Grande, nella piazza detta Sent'cò (Sancio Cattolico) sorge maestosa e solenne la Chiesa di Maria SS. della Pietà e S. Giovanni Battista.
La Chiesa fu fondata nel 1616 dai padroni di barche e feluche della Marina.

Il porto di Marina Grande.

Il porto di Marina Grande.

Marina Grande. La Chiesa di Maria SS. della Pietà e S. Giovanni Battista, fondata nel 1616, in piazza detta Sent'cò (Sancio Cattolico)
Il porto di Marina Grande. Una casa con la tipica scala rampante "una successione ininterrotta di gradini". 

Il porto di Marina Grande. Via Roma, civico 10, una volta Albergo della Vittoria, ospitò A.de Lamartine, autore del romanzo Graziella, l'eroina, figlia di pescatori, immagine tipica della bellezza procidana. 
(Procida è chiamata anche l'isola di Graziella).

Il porto di Marina Grande.
Un elemento distintivo dell’architettura procidana è il colore. Generalmente, le abitazioni sono dipinte con tonalità pastello ben definite. I colori sono scelti in modo che due abitazioni attigue abbiano tonalità molto diverse, secondo una tradizione mai del tutto confermata, questa usanza deriva dal desiderio dei pescatori di riconoscere la loro casa anche dal mare.

Il porto di Marina Grande 

Il porto di Marina Grande

Il porto di Marina Grande

Il porto di Marina Grande. Una casa con la tipica scala rampante "una successione ininterrotta di gradini". 


Marina Grande. 
L’idea di questo murale è stata del proprietario di un’ottica, che ha deciso di mettere un variopinto murale di Troisi in bici sulla sua saracinesca, a testimonianza del fatto che il ricordo di Troisi è ancora vivo nella popolazione di tutta l’Isola di Procida.

Una antica casa con l’arco e la scala rampante, due elementi caratteristici dell’architettura procidana.
La scala rampante si trova, di solito, appoggiata all’arco. 
Sull’isola, rappresenta la soluzione architettonica più utilizzata per raggiungere i piani superiori delle abitazioni.

 Un angolo del Centro storico con l'altarino di Santa Maria della Pietà.

1894 "Chiunque tu sia che passi fermati contempla e di Ave Maria".

Di fronte a destra della foto, la Chiesa dedicata a San Leonardo l'Orlèans, protettore e liberatore degli schiavi imprigionati dai turchi, costruita nel XVI secolo dai marinai di Sancio Cattolico, situata in via Vittorio Emanuele, presso il porto di Marina Grande.

Interno della Chiesa di San Leonardo l'Orlèans.

  L’altare maggiore della Chiesa di San Leonardo l'Orlèans.

Altare Maggiore. La statua lignea di San Leonardo, accanto alla quale sono deposti i simboli dell’antica protezione, un veliero, una torre e un fanciullo di colore con le catene spezzate.

 la statua di santa Maria Francesca delle cinque piaghe, la santa dei Quartieri Spagnoli (Napoli).
La salita di via Principe Umberto, che conduce al Santuario di Santa Maria delle Grazie in Piazza Martiri.


La salita di via Principe Umberto.
Via Principe Umbertosulla destra un bellissimo scenario di case incastrate l'una nell'altra dai vivacissimi colori, con stradine all'interno.

Piazza dei Martiri. Il Santuario di Santa Maria delle Grazie. Il Monumento ai Martiri, vittime della libertà nel 1799. 
La piazza fu teatro, in passato, di un evento tragico, l’impiccagione di sedici cittadini la cui unica colpa fu quella di aver aderito alla Repubblica napoletana. 

Piazza dei Martiri. Il Santuario di Santa Maria delle Grazie, un bellissimo esempio di architettura in stile barocco. 
La statua di Antonio Scialoja, oratore, economista e politico procidano.

 Palazzo Mignano De Iorio, del XVII secolo.





Da piazza dei Martiri si prosegue salendo lungo una ripida strada fino al belvedere da cui si può ammirare in un sol colpo d'occhio tutta la Marina di Corricella, con le sue caratteristiche case dai colori tenui e le scale esterne.

Marina di Corricella.


 
Il bellissimo borgo dei pescatori, la piccola marina di Corricella, scelto da Massimo Troisi per girare diverse scene de “Il Postino di Neruda”, film­-testamento dell’attore napoletano scomparso prematuramente nel 1994.

 
 
La Corricella vista da Terra Murata. 

La Corricella vista da Terra Murata. 

 Belvedere dei Cannoni. 
Il cannone a lunga gittata risalente alla Repubblica napoletana del 1799.

La Corricella vista da Terra Murata.
La Corricella vista da Terra Murata.

La Corricella vista da Terra Murata.
La Corricella vista da Terra Murata.
La Corricella vista da Terra Murata.

La Corricella vista da Terra Murata.
Il belvedere dei cannoni di Terra Murata, la parte più alta di tutta l’isola di Procida, un tempo il cuore del borgo e un tempo unica parte abitata. 
 Due cannoni a lunga gittata risalenti alla Repubblica napoletana del 1799.


Il forte su una scogliera a picco sul mare dove sono ancora visibili i cannoni a lunga gittata risalenti alla Repubblica napoletana del 1799 puntati verso il nemico.


Terra Murata, il borgo medioevale a picco sul mare.
Tutta la popolazione viveva in questa vecchia cittadella su questo promontorio a strapiombo sul mare. 
Non c’erano mura in passato, erano le case stesse, per come disposte una sull’altra, che si schieravano a difesa dell’isola.

 Santa Margherita Nuova. La costruzione della chiesa e del convento risale alla seconda metà del XVI secolo, la posizione del complesso architettonico, posto a metà tra l’abitato della Corricella e del borgo di Terra Murata, è in un luogo di straordinaria suggestione paesaggistica.

Terra Murata, il borgo medioevale a picco sul mare.

Il borgo di Terra Murata ospita alcune delle più importanti costruzioni storiche di tutta l’isola, il Palazzo d’Avalos, l’abbazia di San Michele Arcangelo fondata dai monaci benedettini nell’XI secolo, il Casale Vascello, esempio di architettura residenziale del ‘500, composto da una corte circondata da case a schiera.
Sotto l'arco d'ingresso di Terra Murata, sulla destra la piccola cappella della Madonna del Carmine.
Sulla parete sotto il primo arco accanto alla piccola Cappella della Madonna del Carmine, chiusa, ci sono alcune croci nere a testimonianza del massacro di alcuni detenuti politici avvenuto nel 1849.
 

La cittadella medievale di Terra Murata è raggiungibile solo attraverso un'irta salita, e sotto degli antichi portali, rappresentanti i punti d'ingresso, la porta di Ferro e, salendo e oltrepassando piazza delle Armi, la Porta di Mezz'Omo.

percorrendo la quale è possibile ammirare il suggestivo borgo marinaro di Marina Corricella. 
   Per accedere alla cittadella medievale di Terra Murata - terra cinta di mura - vi sono degli antichi portali, rappresentanti gli antichi punti d'ingresso: la porta di Ferro e, salendo e oltrepassando piazza delle Armi, la Porta di Mezz'Omo.

Terra Murata rappresenta il centro storico di Procida, una antica cittadella medievale arroccata su un ripido costone tufaceo all'altezza di circa 90 metri sul mare.   
Strade, viottoli caratteristici, abitazioni denotano la vita che un tempo ivi si svolgeva: Terra Murata, infatti, fu il primo nucleo abitativo dell'isola. 

 Terra Murata, aveva tutto un sistema di fortificazione medioevali per garantirsi dalle incursioni dei Turchi. 
La Porta di Mezz'omo, conduce verso il centro di Terra Murata. Attraverso la porta mezz'omo, di cui oggi è visibile solo parte dell'arco, ci si immette nella zona più alta dell'isola, una vera è propria cittadella fortificata. 

La Porta di Mezz'omo.
Sullo sfondo l'Abbazia di San Michele Arcangelo del 1890.

Il Conservatotio delle Orfane, una costruzione che risale al 1656 adibita all'accoglienza delle giovani donne figlie delle vittime della peste. Oggi è il Palazzo della Cultura.
Ex conservatorio delle orfane, ora Palazzo della cultura.
Al secondo piano il Museo di Graziella, ricostruzione storica della casa di Graziella, dove si è voluto ricreare uno spazio che ricordasse il personaggio della giovane sedicenne amata da Lamartine e protagonista del suo romanzo "Graziella".
Lo cippo con sopra una croce e sullo sfondo l'Abbazia di San Michele Arcangelo del 1890.
Lo cippo con sopra una croce, a fianco dell'Abbazia di San Michele Arcangelo, testimonia la concessione risalente al 1887, di 100 giorni d'indulgenza a chi avesse recitato, passandovi davanti, un «Gloria Patri». 

L'ingresso posteriore dell'Abbazia di San Michele Arcangelo del 1890.
L'ingresso posteriore dell'Abbazia di San Michele Arcangelo del 1890.
Panorama.
Indicazioni per il Castello d’Avalos del ‘500. Il castello divenne la residenza di caccia del re, poi fu utilizzato come carcere per molti anni.

Il Castello d’Avalos fu costruito nel ‘500 dall’omonima famiglia spagnola che a quell’epoca fu proprietaria di Procida fino a metà ‘700. Con l’arrivo dei Borboni, poi, il castello divenne la residenza di caccia del re, poi fu utilizzato come carcere per molti anni dove soggiornarono ergastolani e delinquenti comuni.
 
Palazzo D’Avalos. Dismesso come carcere nel 1988 è stato acquisito al patrimonio comunale soltanto nel 2013.

Palazzo D’Avalos.

Palazzo D’Avalos. Oggi, purtroppo, come si vede dalle foto è lasciato in totale stato di abbandono.

Alla Marina di Corricella  si accede solo tramite le scale. La Corriccella è la parte più pittoresca e suggestiva dell’isola di Procida. 
 
Per poter attraversare le case colorate si procede unicamente a piedi attraverso la scalinatella.            



Corriccella è un caratteristico porticciolo seicentesco con casette dipinte di giallo, di rosa, di azzurro, colori dai toni caldi.
La Fortezza di Terra Murata, vista da Marina di Corriccella.

Marina di Corriccella.

Marina di Corriccella.
Marina di Corriccella.

Marina di Corriccella.
Marina di Corriccella.
Marina di Corriccella.
A Marina di Corriccella si possono ammirare i pescherecci e le reti che fanno da sfondo a questo incantevole paesaggio.

Marina di Corriccella.
Marina di Corriccella.
Marina di Corriccella. Un vecchio pescatore aggiusta le sue reti.

Marina di Corriccella. Un vecchio pescatore aggiusta le sue reti.


Imbarcazioni da pesca, matasse di reti tirate al sole, i balconi, le scale, i bar, i ristorantini tipici, questa meraviglia di piccolo villaggio di pescatori fu scelto da Massimo Troisi per diverse scene de film "Il Postino" .
     
Un bar molto caratteristico "Felice Mare" situato proprio nella parte centrale di Marina di Corricella con l'ingresso rappresentante la prua di una bellissima imbarcazione.
 
Marina di Corriccella.
Marina di Corriccella.
 
Dall’estremità del porto di Marina di Corriccella, si può risalire il borgo da questa ripida scainata.

Procida. Il centro storico.

Procida. Centro storico.
Panorama del Porto di Marina Grande, a dx l’imbarco per gli aliscafi e i traghetti, ripreso dal nostro B&B Vento di mare.

Panorama del Porto di Marina Grande, ripreso dal nostro B&B Vento di mare.

Panorama del Porto di Marina Grande, ripreso dal nostro B&B Vento di mare.

Panorama del Porto di Marina Grande, ripreso dal nostro B&B Vento di mare.

 
Marina Grande è il centro economico e sociale di Procida.
Ancora oggi conserva l'atmosfera tipica di un villaggio di pescatori, dove ancora si vende il pesce fresco direttamente dalle barche, qui si trovano numerosi negozi di artigianato locale, ma anche bar, pizzerie e ristoranti .
Marina Grande. Palazzo Montefusco, chiamato anche Palazzo Merlato per via della splendida merlatura. 
Questo edificio del XII secolo è stato un tempo la residenza estiva del re, poi antico convento e oggi abitato dai procidani.

Punto panoramico della spiaggia del Ciraccio delimitata da due grandi faraglioni che la separano da quella di Chiaiolella.

Punto panoramico della spiaggia del Ciraccio delimitata da due grandi faraglioni che la separano da quella di Chiaiolella.

L'indicazione per una delle più belle spiagge di Procida, "la spiaggia del Pozzo Vecchio", chiamata anche la Spiaggia del Postino, è qui infatti che fu girata una scena del celebre film del 1994, dove Mario (Massimo Troisi) e la bella Beatrice (Mariagrazia Cucinotta) si incontrarono e si innamorarono per la prima volta.

Scendendo per la strada che costeggia il cimitero, si raggiunge la piccola e accogliente baia a forma di ferro di cavallo, "la spiaggia del Pozzo Vecchio", in gran parte spiaggia libera.
Il cimitero di Procida.
 La sabbia della Spiaggia del Pozzo Vecchio, come tutte le spiagge di Procida, ha un colore scuro, che ne ricorda l’origine vulcanica.
La spiaggia del Pozzo Vecchio, sul versante occidentale dell’isola. Chiamata anche la Spiaggia del Postino, 
La spiaggia del Pozzo Vecchio, sul versante occidentale dell’isola. Chiamata anche la Spiaggia del Postino, 
La spiaggia del Pozzo Vecchio, sul versante occidentale dell’isola. Chiamata anche la Spiaggia del Postino, 
 Lido “Annamaria a Pozzovecchio” si trova nella "Spiaggia del Postino.

"Spiaggia del Postino” in riferimento al film intitolato, “Il postino”, girato sull’isola dall'attore Massimo Troisi.
"Spiaggia del Postino” 
Spiaggia libera di Ciraccio.
La spiaggia del Ciraccio è delimitata da due grandi faraglioni che la separano da quella di Chiaiolella.
Spiaggia libera di Ciraccio.
La spiaggia del Ciraccio è delimitata da due grandi faraglioni che la separano da quella di Chiaiolella.

Spiaggia libera di Ciraccio.
La spiaggia del Ciraccio è delimitata da due grandi faraglioni che la separano da quella di Chiaiolella.

Procida. Il centro di Procida, la Chiesa di Sant'Antonio di Padova costruita nel 1636. 
Procida. In attesa del bus che ci riporterà al porto di Marina Grande.
Il porticciolo turistico di Marina Chiaiolella.

Il porticciolo turistico di Marina Chiaiolella.
Il porticciolo turistico di Marina Chiaiolella.

Il porticciolo turistico di Marina Chiaiolella.
 Il porticciolo turistico di Marina Chiaiolella.
Il porticciolo turistico di Marina Chiaiolella.
 Il porticciolo turistico di Marina Chiaiolella.
 Marina Chiaiolella. La Chiaiolella ha sempre mantenuto il suo carattere di borgo di pescatori. Passeggiando lungo il molo e proseguendo per Via Giovanni da Procida ci sono le centenarie case dei pescatori.
 
Il borgo di pescatori di Marina di Chiaiolella.
 
Il borgo di pescatori di Marina di Chiaiolella.
Il porticciolo turistico di Marina Chiaiolella.

 Spiaggia della Chiaiolella, arenile di sabbia scura con il mare calmo e un’acqua trasparente.
Da questa spiaggia si possono ammirare i faraglioni di Procida.
Spiaggia della Chiaiolella, arenile di sabbia scura con il mare calmo e un’acqua trasparente.
Da questa spiaggia si possono ammirare i faraglioni di Procida.

Il mare calmo e l’acqua trasparente della Spiaggia di Chiaiolella.
Spiaggia di Chiaiolella.  Il ponte sospeso sul mare che unisce Procida all’isolotto di Vivara.


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