Narcao. Eco museo miniere Rosas.

Il Villaggio Minerario di Rosas fu scoperto nel 1832, nei primi anni del ‘900 ospitava le famiglie dei minatori, circa 750 persone. Nelle miniere si estraeva prevalentemente piombo, zinco e rame. Nel 1980 un’inarrestabile crisi ne ha provocato la chiusura.
Rilevata dal Comune è stata trasformata in un museo e i vecchi alloggi dei minatori riconvertiti in case vacanza, oggi fiore all’occhiello del turismo minerario del Sulcis Iglesiente. 
Con un intervento di recupero la miniera di Rosas è stata trasformata in un Museo, all´interno del quale è possibile visitare le strutture e gli impianti legati all´attività estrattiva e alla lavorazione dei materiali, e conoscere e scoprire aspetti della vita e del lavoro dei minatori.
Il trenino, parcheggiato davanti al Museo, che ci porterà all’ingresso della miniera.
A bordo del trenino iniziamo la salita che ci porterà all’ingresso della miniera.
La Miniera Rosas è un villaggio minerario, immerso in un contesto naturalistico di grande bellezza. 
L’Ecomuseo e il Villaggio Minerario di Rosas, sono sotto tutela dell’Unesco, e rappresentano una della più preziose eccellenze dell’isola.
 
Bellissimo il panorama che si gode lungo il tragitto, che domina tutta la vallata. 



All’ingresso della Miniera di Santa Barbara, santa protettrice dei minatori, si trova una piccola casetta in legno dove sono custoditi i caschetti e le torce per entrare. 
Dotati di copricapo, ascoltiamo la guida che spiega la nascita della miniera e la sua storia.

 La guida  ci conduce alla scoperta di tunnel e cunicoli descrivendo le attività che venivano svolte dai minatori, in un ambiente pericoloso e malsano.
I cunicoli hanno il soffitto basso, e sul terreno vi sono i binari dove una volta correvano i vagoni carichi del materiale estratto.  
tunnel e cunicoli
tunnel e cunicoli
tunnel e cunicoli
tunnel e cunicoli
tunnel e cunicoli
tunnel e cunicoli
tunnel e cunicoli
tunnel e cunicoli
tunnel e cunicoli
La guida continua la spiegazione sulla nascita della miniera.

tunnel e cunicoli
La miniera venne abbandonata negli anni 80, e dopo importanti lavori di ristrutturazione, venne riaperta al pubblico in tutto il suo splendore. 
Riportiamo i caschetti e le torce nella piccola casetta in legno.
Casetta degli attrezzi.
Conclusa la visita alla miniera Santa Barbara, riprendiamo il trenino che ci riporterà  al villaggio minerario.



Eccoci arrivati al villaggio minerario, poco distante visiteremo il Museo storico.

Il Museo storico custodisce minerali, macchinari, attrezzi, pannelli illustrativi, la Galleria Santa Barbara e il Museo di archeologia industriale ricavato dalla Laveria, unica laveria residua e funzionante in Italia. 
La Laveria, un vero e proprio angolo di storia, qui ci sono i macchinari e gli attrezzi utilizzati per l’estrazione dei minerali, accompagnati dagli oggetti personali dei minatori, vecchi scarponi, caschetti protettivi, lampade a carburo e tute.
Le macchine sono ancora funzionanti e vengono messe in funzione per qualche secondo, in modo da far rivivere per pochi attimi i rumori frastornanti ai quali erano soggetti giornalmente gli operai.









Le macchine sono ancora funzionanti e vengono messe in funzione per qualche secondo, in modo da far rivivere per pochi attimi i rumori frastornanti ai quali erano soggetti giornalmente gli operai.
 











 Il Villaggio Minerario di Rosas.
L'edificio è la sede del Museo di Archeologia Industriale.


Nel piano terra del museo sono presenti i vari minerali che venivano estratti dalla miniera.



Attrezzi del minatore. 
Attrezzi del minatore. 



Attrezzi del minatore. 





Serbariu sorge a sud-est di Carbonia. La chiesa di S. Narciso.
Serbariu. La chiesa di S. Narciso.
La chiesa di S. Narciso.

S. Narciso.
La chiesa di S. Narciso.

 Serbariu. Alcuni dei murales realizzati dall’artista Debora Diana illustrano vari aspetti  della Sardegna, in particolare la vita popolare. 
 Sono situati nelle vie dell’abitato, i murales illustrano la vita popolare, le usanze, della Sardegna.
Carbonia. Piazza del Minatore. La statua del del Minatore.
Sulla base di una piramide, il monumento rappresenta il minatore durante lo svolgimento del suo lavoro, con la schiena piegata e il caschetto in testa.
Piazza Marmilla, ospita un moderno anfiteatro attorniato da un ampio giardino, è in posizione centrale adiacente alla piazza Roma, ove si trova il municipio, e alla piazza del Minatore.
Piazza Marmilla, ospita un moderno anfiteatro attorniato da un ampio giardino, è in posizione centrale adiacente alla piazza Roma, ove si trova il municipio, e alla piazza del Minatore.
Piazza Marmilla, ospita un moderno anfiteatro attorniato da un ampio giardino, è in posizione centrale adiacente alla piazza Roma, ove si trova il municipio, e alla piazza del Minatore.
Piazza Marmilla, ospita un moderno anfiteatro attorniato da un ampio giardino, è in posizione centrale adiacente alla piazza Roma, ove si trova il municipio, e alla piazza del Minatore.
Carbonia è una città giovane, fondata poco più di 80 anni fa nel cuore del Sulcis durante il periodo fascista, voluta e inaugurata da Mussolini in persona.
un’opera d’arte contemporanea, “Frammenti di Vuoto” di Giò Pomodoro,
La chiesa di San Ponziano del 1938, in stile neoromanico, si trova nella centrale piazza Roma.
La chiesa di San Ponziano del 1938, in stile neoromanico, un esempio di architettura fascista.
A sinistra della Chiesa il campanile in trachite rossa, alto cinque piani la cui parte termina con una cupola in mattoni rossi.
La chiesa di San Ponziano del 1938, in stile neoromanico, un esempio di architettura fascista.
L’altare ospita un Crocifisso in legno.
Ai lati dell’altare le statue di San Ponziano e Santa Barbara.
La cappella dedicata al Sacro Cuore di Gesù.

La scultura in legno della Vergine Dormiente. 

 

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