Bucarest. Il Muzuel National al Satului o Museo nazionale del contadino romeno, intitolato al filosofo rumeno "Dimitrie Gusti" che fu uno dei suoi fondatori. Il museo è situato nella zona nord della città all'interno del bellissimo Parco Herastrau.
Sono state ricostruite oltre 350 costruzioni provenienti da ogni regione della Romania in rappresentanza delle diverse razze, culture, e abitudini locali in gran parte interessanti. Soprattutto sono una diversa dall'altra e in quasi tutte è possibile entrare dentro o sbirciare all'interno da una finestra.
Un vero "villaggio", con costruzioni rappresentative di importanti aree etnografiche che hanno ritrovato una seconda vita al Museo Nazionale del Contadino.
Un museo all'aria aperta con 340 edifici tra case, fattorie e mulini, e di circa 50.000 oggetti d'uso quotidiano.
E' il museo all'aperto più grande d'Europa nato per illustrare la storia e le tradizioni dei villaggi contadini.
Il pezzo più famoso del villaggio è la chiesa di Maramures con il tetto in legno sormontato da un campanile aguzzo.
La chiesa di Maramures.
Il Monastero Cozia fu costruito nel 1386 dal più grande principe della Valachia "Mircea il Vecchio" che riposa in questa Chiesa.
Il Monastero Cozia è uno dei più importanti esempi di arte medioevale in stile bizantino della Romania.
Il Monastero di Cozia. Il nome originale della costruzione, significa "noceto", e faceva riferimento alla piantagione di alberi di noce su cui venne realizzata.
Alcuni degli affreschi originali del 1390 sono ancora ben conservati, mentre il resto dei dipinti murali sono il risultato del lavoro di restauro eseguito nel 1719.
Il monastero fu dipinto nel 1390 e alcuni degli affreschi originali sono ancora oggi ben conservati.
Sosta pranzo nei dintorni, presso il villaggio Sibiel.
Sui pali della luce le cicogne hanno fatto i nidi a Sibiu.
Maestose e imponenti, le torri murarie di Sibiu, sono state costruite nel periodo del XIII-XVI secolo.
le torri murarie.
Sibiu. Centro turistico e culturale di grande importanza, sorge nelle vicinanze del famoso Castello di Dracula a Bran ed a pochi km da Sighisoara. Il centro storico è caratterizzato da stradine strette su cui si affacciano edifici del XVII secolo con i loro inusuali tetti a timpano.
Nel 2007 Sibiu è stata designata Capitale europea della Cultura. -
Gli “Occhi di Sibiu” è nota anche per le finestre sui tetti che sembrano palpebre socchiuse.
Sibiu, è soprannominata la «Piccola Vienna», ed è considerata la città più bella della Romania.
La Piazza Grande è delimitata da un complesso colorato di case barocche, come la casa Weidner-Reussner-Czekelius, la casa Blu (1783) e il palazzo-museo Brukenthal.
Il Ponte delle Bugie, un ponticello in ferro, pedonale che si trova nel centro storico, ricco di fascino ma anche di leggende che sono state create intorno a lui, un vero e proprio simbolo della città di Sibiu. Originariamente, il ponte era fatto di legno. Il ponte pedonale collega la Città Bassa alla Città Alta.
Il Ponte delle Bugie è stato inserito nella lista dei monumenti storici nella contea di Sibiu .
Sibiu. La cattedrale luterana di Santa Maria "Chiesa Evangelica" in Piata Huet. In primo piano il monumento a Georg Daniel Teutsch uno storico della Transilvania e vescovo luterano . Con il suo campanile di 74 metri, la "Chiesa Evangelica"fu costruita su una preesistente chiesa romanica distrutta dai turchi nel 1438.
La "Chiesa Evangelica" in stile gotico, è considerata l’edificio religioso più attraente di Sibiu, custodisce al suo interno un crocifisso ligneo restaurato nel 1980.
Il crocifisso ligneo restaurato nel 1980, rappresenta uno dei reperti più interessanti di tutta la chiesa.
Târgu Mureș, si trova nel cuore della Transilvania ed è conosciuta come la città delle rose.
La Cattedrale Ortodossa, il più grande edificio della città. Costruita nel 1925, la cattedrale è un simbolo dell’entrata delle truppe romene in Târgu Mureş nel 1918.
A Târgu Mureș sono visibili diversi bei palazzi.
La Lupa capitolina presso la Piața Prefecturi di fronte alla Prefettura.
Biertan. Su una collina nel mezzo del villaggio di Biertan, vicino a Sibiu, c'è un villaggio sassone circondato da un bellissimo paesaggio dove si trova una delle più imponenti chiese fortificate, una fortezza contadina medievale, parte del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO
Sull'altare si trova un grande polittico, unico in Transilvania, per la ricchezza dei dipinti, con 28 scene realizzato fra il 1515 e il 1524 da maestri locali influenzati da quelli di Vienna e Norimberga.
Le scene rappresentano scene della vita di Gesù e della Madonna e al centro una Crocefissione con la Vergine e la Maddalena che abbracciano la croce.
Sull'altare il grande polittico, realizzato fra il 1515 e il 1524.
Il pulpito . E' un elemento di grande valore in quanto scolpito da un unico pezzo di pietra.
Le forme in rilievo rappresentano scene bibliche, la crocifissione, il giardino di Getsemani, la profezia di Simone. La copertura in legno del pulpito fu realizzata nel 1754.
Il pezzo più pregiato è la porta della sagrestia. Decorata con intarsi che rappresentano torri e bare fortificate del 1515, la porta ha un ingegnoso sistema che attiva contemporaneamente 15 chiusure quando la porta è chiusa. Utilizzato per proteggere i beni più preziosi della chiesa in caso di necessità.
La prigione matrimoniale, chiamata così perché le coppie che desideravano divorziare venivano "imprigionate" lì e che di solito si riconciliavano dopo aver vissuto insieme nella piccola stanza dotata di un solo letto, un tavolo, una sedia ed un cucchiaio.
La prigione matrimoniale.
Sighișoara, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1999, è la città più romantica della Romania grazie al suo grazioso borgo medievale e le antiche mura.
Sighișoara, Patrimonio dell'umanità nel 1999 per i suoi 850 anni di storia e cultura dei Sassoni di Transilvania.
Sighișoara, gioiello architettonico, ha 9 torri delle 14 originarie, bastioni, case medievali, viuzze acciottolate, ripide scalinate.
Il sistema di difesa che l’ha resa la più difficile da conquistare di tutte le cittadelle della Transilvania è stato costruito nel XV secolo. Essa si componeva di 14 torri, ciascuna costruita e difesa da una gilda diversa. La più alta torre (64 metri) è la famosa Torre dell'Orologio, un simbolo della città. La sua posizione sul lato orientale della fortezza era una strategica nel medioevo, perché era vicina all'ingresso. La principale attrazione della torre sono le figurine in stile barocco che indica il momento della giornata ed il giorno della settimana. Patrimonio dell'umanità nel 1999 per i suoi 850 anni di storia e cultura dei Sassoni di Transilvania.
Sighișoara è nota per essere la città natale del Principe della Valacchia Vlad Tepes L’impalatore, ispiratore del famoso romanzo Dracula. La casa di Dracula si trova tra la piazza della cittadella e la torre dell’orologio.
Si crede che il sovrano romeno è nato qui nel 1431, ma non vi è alcuna prova concreta per sostenere questo fatto.
E’ una tra le strutture in pietra più antiche della città e il piano terra oggi è un ristorante, mentre il primo piano ospita il Museo delle Armi.
La casa di Dracula.
la scala di legno
La Città di Sighisoara, nel 1652, decise di far coprire i 176 gradini della scala di legno che saliva alla collina, per arrivare alla Chiesa e alla scuola, agevolando gli studenti, in inverno e in estate, nella salita presso la scuola tedesca . Oggi, questa scalinata, inglobata in un tunnel di legno è diventata una attrazione turistica.
176 gradini della scala di legno
La Casa dei Cervi, deve il nome a due cervi uniti da una sola testa dipinti a grandezza naturale su un angolo della casa. Questa casa risale al XVII secolo e ha mantenuto il suo aspetto originario. Un'iscrizione sulla parete dice che è stata ricostruita nel 1691 dal suo proprietario, Michael Deli, dopo che è stata distrutta da un incendio nel 1676.
Il Municipio, costruzione in stile rinascimentale.
Bistrita. La Chiesa ortodossa del XIII secolo edificata in stile gotico in Piata Unirii.
La Chiesa evangelica del XIV secolo costruita a Bistrita dai Sassoni di Transilvania secoli fa.
Un incendio di vaste proporzioni ha distrutto gran parte del tetto della struttura principale oltre a tutte le scale interne del campanile interamente in legno nel settembre del 2008.
L'11 giugno 2008, il tetto e il campanile della chiesa hanno preso fuoco causato da tre bambini che erano andati in chiesa a rubare il rame e mentre giocavano hanno dato fuoco alla Chiesa. La parte principale della chiesa ha subito danni leggeri mentre l'interno è rimasto intatto. Si pensa anche che le campane residenti nella torre una del XV sec. e l'altra del XVII sec. potrebbero essersi sciolte.
La città di Bistrita ha origini antichissime, il primo documento dove compare il suo nome è del 1241 d.C. e fa riferimento all’invasione da parte dei mongoli che nel 1241 e 1242. Dopo l’invasione molte città della Transilvania vennero fortificate e queste fortificazioni permisero sviluppo economico e sociale entro le mura.
Particolare del tetto in ricostruzione e gli operai al lavoro.
Nella piazza centrale di Bistrita, accanto alla chiesa evangelica si trova la statua di Andrei Muresanu, un poeta rumeno, nato a Bistrita all'inizio del 1800, una figura importante della rivoluzione del 1848 e scrittore dell'attuale Inno nazionale rumeno.
passeggiata nella cittadina di Bistrița.
Bistrita è legata al mito di Dracula, dove lo scrittore Bram Stroker fece trascorrere una notte al protagonista del romanzo Jonathan Harker prima di continuare il suo viaggio verso il castello di Dracula.
Nel nordest della Bucovina, inserita tra la Romania e l'Ucraina, i Monasteri dipinti sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1993. Gli affreschi esterni dei Monasteri risalgono al XV e XVI secolo e rappresentano scene della Bibbia con i personaggi dell’epoca. Sulle facciate dei monasteri sono dipinti i turchi, nemici da sempre dei romeni che incarnano i demoni e stanno negli inferni, e i cicli con l' inserimento dei sovrani e principi moldavi con a fianco santi e profeti.
Il monastero di Voronet, è una delle otto Chiese di Moldavia Patrimonio dell’UNESCO.
La chiesa del Monastero Voronet, del 1488, è stata eretta in un tempo da record per quell’epoca, in soli tre mesi e tre settimane.per commemorare la vittoria nella battaglia di Vaslui, contro i Turchi.
Il Monastero di Voronet, di culto ortodosso, è considerato la “Cappella Sistina d’Oriente” per il suo grande affresco sulla facciata ovest “Il giudizio Universale” affrescato nel 1547. Il suo colore azzurro è considerato come unico al mondo, prodotto in base ad una ricetta rimasta segreta fino ad oggi.
“Il giudizio Universale”, rappresenta l'umanità condotta al Giudizio, con San Paolo sulla sinistra che accompagna i credenti, e a destra Mosè gli atei. In basso il Paradiso e l'Eden, mentre in alto gli angeli arrotolano i segni dello zodiaco a indicare la fine dei tempi.
Distretto di Suceava.
Il monastero di Moldovița è un monastero ortodosso, inserito dall'UNESCO nella lista dei Patrimoni dell'umanità nel 1993.
Situato nella valle del ruscello Sucevita, il Monastero Sucevita fu costruito negli ultimi decenni del XVI° sec., a carico dell'intera famiglia Movila.
L'imponente cinta di mura dall' aspetto compatto e armonico ha fatto con la sua mole scudo agli affreschi dei muri esterni della chiesa, furono aggiunti alla chiesa due loggiati all' ingresso, sui lati nord e sud,i muri e le torri di cinta che conferiscono al monastero l' aspetto di fortezza medioevale.
Nel monastero di Moldovița , costruito nel 1585, i colori prevalenti sono il verde e il blu. In questa parete è raffigurato è l'Albero di Jesse .
Gli affreschi interni dell'ingresso del Monastero.
Gli affreschi interni dell'ingresso del Monastero.
Gli affreschi interni dell'ingresso del Monastero.
La rappresentazione dell'Albero di Jesse mostra i personaggi racchiusi in foglie di acanto che sembrano formare dei medaglioni, con uno straordinario effetto ornamentale che fa apparire l'affresco simile ad un enorme tappeto orientale. Alla base dell'Albero di Jesse sono rappresentati i filosofi del mondo antico.
La rappresentazione dell'Albero di Jesse mostra i personaggi racchiusi in foglie di acanto che sembrano formare dei medaglioni, con uno straordinario effetto ornamentale che fa apparire l'affresco simile ad un enorme tappeto orientale. Alla base dell'Albero di Jesse sono rappresentati i filosofi del mondo antico.
Il muro settentrionale è occupato dalla raffigurazione della Scala della Virtù che si ispira alla Scala del Paradiso, un’opera in 30 libri di un eremita vissuto nel Sinai tra il VI-VII secolo. E’ la storia dell’anima nella sua ascesa all’infinita luce di Dio.
Il muro settentrionale è occupato dalla raffigurazione della Scala della Virtù che si ispira alla Scala del Paradiso,la Scala della Virtù, che mostra i santi che salgono al cielo mentre i peccatori (raffigurati come turchi) cadono, per essere presi dai demoni. Gli affreschi del monastero sono dipinti in rosso porpora e blu su uno sfondo verde smeraldo.
Il muro settentrionale è occupato dalla raffigurazione della Scala della Virtù che si ispira alla Scala del Paradiso, un’opera in 30 libri di un eremita vissuto nel Sinai tra il VI-VII secolo. E’ la storia dell’anima nella sua ascesa all’infinita luce di Dio.
Sulle pareti delle tre absidi viene rappresentato il tema "La Preghiera di Tutti i Santi".
Sulle pareti delle tre absidi viene rappresentato il tema "La Preghiera di Tutti i Santi".
Marginea, nella regione di Suceava 9.488 abitanti, a circa 377 km a nord di Bucarest, la capitale.
In ogni villaggio è possibile trovare una casa ritenuta la casa più antica di quel luogo.
Oggi ne visiteremo una.
L'interno della casa con i suoi arredi originali.
MOLDAVIA
Manastero Agapia, è un monastero ortodosso di suore, situato nei pressi della città di Targu Neamt. Fù costruito nel periodo 1641-1643 ed include la Chiesa dei Santi Voivodi, la Chiesa di legno di Sf. Ioan Bogoslov, la Torre del campanile. Gli obiettivi più importanti, aventi valore sia religioso che artistico, sono gli affreschi dipinti dal grande pittore romeno Nicoale Grigorescu.
Agapia è un comune della Romania di 4.604 abitanti, nella regione storica della Moldavia.
Abbiamo visitato questo bianco monastero dopo quelli con tutti gli affreschi sia interni che sui muri esterni. Questo monastero lo abbiamo trovato molto sobrio e dipinto di bianco ma l’ordine, la pulizia e soprattutto la ricchezza dei fiori lo rendono unico e affascinante.
E' abitato da 270 monache che si avvicendano nei vari laboratori di cucina, pittura, tessitura, maglieria, giardinaggio,
Davanti al Monastero le suore vendono il pane.
Un monastero curato da suore, che rendono meraviglioso tutto, in particolare il buonissimo pane sfornato ogni mattina .
Vicino a Târgu-Neamţ, circondato da montagne e da boschi secolari, è l’unico monastero della Romania il cui nome significa "amore cristiano”. Il monastero ha preso il nome di un eremita, Agapie, il quale, secondo la leggenda, avrebbe costruito nel XIV secolo una chiesetta di legno, a soli due chilometri dall’attuale monastero.
La costruzione del monastero ortodosso risale al '600 ed è esclusivamente femminile. Al suo interno vanta un Museo famoso per le sue icone e i ricami.
La chiesa del monastero, restaurata e modificata più volte nel corso dei secoli. È uno dei più grandi monasteri della Romania, con 300/400 monache.
Intorno al 1600, alcuni monaci si trasferirono nella valle, costruendo qui una piccola chiesa attorno alla quale si svilupperà l'odierno monastero di Agapia.
Le facciate bianche luminose in stile neoclassico, bellissime lesene corinzie che incorniciano le finestre e le porte o supportano archi riccamente decorati.
Tappetti, tende, Arazzi.
Tappetti, tende, Arazzi.
Piatra Neamț, una bella città della regione della Moldavia, circondata da montagne e laghi, per la sua bellezza è chiamata anche la "perla della Moldavia".
Il campanile e la Chiesa sulla destra, dedicati a San Giovanni Battista .
La torre di Stefano del XV secolo, è la torre campanaria della Chiesa della natività di San Giovanni Battista. E’ un edificio a parte, alto 19 metri divenuto il simbolo della città di Piatra Neamț.
Arco della Chiesa della natività di San Giovanni Battista.
L' ingresso alla Chiesa ortodossa rumena della natività di San Giovanni Battista.
Piata Libertatii, la statua di Stefano il Grande, re della Moldavia dal 1457 al 1504, il sovrano moldavo ad aver governato più a lungo.
Le Gole di Bicaz sui Carpazi Orientali, collegano la regione della Transilvania alla Moldavia. La zona è lunga circa 8 chilometri ed è costituita da tornanti di una bellezza indescrivibile.
La gola è stata formata dalle acque del fiume Bicaz e sono uno dei passi stradali più spettacolari della Romania.
Le Gole di Bicaz hanno numerose piazzole dove fermarsi per ammirare il magnifico panorama e rovistare tra le varie bancarelle di artigianato locale. Questo tratto di strada fa parte di un Parco Nazionale.
Le Gole di Bicaz conducono alle acque rosse del lago.
Gole di Bicaz, il famoso lago Rosso dove è possibile fare delle gite in barca o rilassarsi sui prati. Le sue acque sono scure forse per la presenza nell’acqua di numerosi tronchi di legno che emergono per metà dall’acqua.
Il Lago Rosso è un lago naturale formatosi in seguito al crollo di un pendio a causa di un terremoto.
Il bosco di abeti si è allagato e gli alberi si sono pietrificati, conferendo una strana particolarità all'intero paesaggio.
BRASOV
Brașov è la principale città della Transilvania per importanza commerciale, si trova quasi al centro della Romania e dista 170 chilometri da Bucarest.
La città è un labirinto di stradine, vicoletti, facciate barocche e guglie gotiche.
Brașov, è situata nei Carpazi Meridionali e dista poco lontano dal Castello di Bran.
La piazza Piaţa Sfatului. La piazza Piaţa Sfatului, nel centro storico di brasov, è circondata da edifici in stile barocco dai colori pastello.
Ci avviamo verso la Basilica Nera, l’edificio religioso in stile gotico più grande di tutta la Romania .
Nello stupendo campanile della chiesa, alto 65 metri, si trova la campana bronzea più grande della Romania.
Biserica Neagra, Basilica Nera (1300), prende il nome da un incendio che la distrusse completamente nel 1689. Si tratta dell’edificio religioso in stile gotico più grande di tutta la Romania e dell’Europa sud-orientale.
La Chiesa ortodossa di San Nicola si trova nell' antico quartiere chiamato Şchei, che nel XV secolo era separato dalla città di Braşov. Di fronte alla chiesa si trovano la prima scuola romena della Transilvania e la prima stamperia, nate durante la Riforma del Cinquecento.
L' antico quartiere chiamato Şchei.
La chiesa di San Nicola è un tempio della Chiesa ortodossa rumena.
Accanto alla chiesa di San Nicola venne aperta, nel 1583, la Prima Scuola rumena presso la quale fu attivo lo stampatore Dianocul Coresi, il primo a stampare documenti in lingua rumena.
La prima scuola rumena è stata trasformata in museo nel 1964.
Quando siamo entrati, ci siamo seduti sui vecchi banchi in legno.
Quando siamo entrati, ci siamo seduti sui vecchi banchi in legno.
La prima scuola rumena era nota per la sua scuola di calligrafia, dove sacerdoti, monaci e frati imparavano a leggere, a scrivere e a tradurre testi religiosi.
La prima macchina da stampa della Romania. Poiché il processo di stampa era un lavoro laborioso e pesante, perchè svolto solo manualmente, sono stati stampati solo 39 libri e sono a disposizione dei visitatori.
Dalla finestra del Museo, il retro della Chiesa ortodossa di San Nicola.
Il Museo.
Il Museo.
Il Museo.
Il museo ospita la prima Bibbia rumena e la prima lettera rumena stampata in latino.
Il castello di Bran sorge ai piedi dei Carpazi vicino all'antico confine tra la Transilvania e la Valacchia. Il Castello è uno dei luoghi più famosi della regione della Transilvania.
La fortezza si erge su un'altura rocciosa e questa posizione privilegiata permette di avere vaste vedute sulle colline circostanti.
La fortezza si erge su un'altura rocciosa e questa posizione privilegiata permette di avere vaste vedute sulle colline circostanti.
Una scala di pietra conduce all’Ingresso del Castello, ricavato sulla imponente Torre di Pietra, costruita nel XVII secolo.
Questo Castello viene spesso identificato come la dimora di Vlad Tepes, il sanguinario principe identificato come il famigerato Conte Dracula.
Questo Castello del conte Dracula, in realtà è semplicemente quello che ha ispirato l’immaginazione dello scrittore Bram Stoker per le descrizioni del suo romanzo.
Il vero Castello di Dracula è stato distrutto e abbandonato nel 1476, anno di morte di Vlad III, e mai più abitato. Tuttavia il Castello di Dracula che sorge a Bran, viene descritto come il luogo dove un terribile signore impalava i suoi oppositori.
Il vero Castello di Dracula è stato distrutto e abbandonato nel 1476, anno di morte di Vlad III, e mai più abitato. Tuttavia il Castello di Dracula che sorge a Bran, viene descritto come il luogo dove un terribile signore impalava i suoi oppositori.
Solo dopo il 1920 il castello divenne residenza reale dei sovrani del Regno di Romania, durante la guerra contro l’Impero Ottomano. Qui visse la regina Maria di Sassonia, colei che dispose un importante restauro dell’edificio per tramutarne la funzionalità da militare a familiare.
Sale interne degli appartamenti della regina Maria di Sassonia.
Il Castello dispone di 57 stanze arredate e con la corrente elettrica disponibile in tutto il Castello.
Il Castello dispone di 57 stanze arredate e con la corrente elettrica disponibile in tutto il Castello.
L’interno del castello presenta scalinate strette e tortuose dei veri labirinti con scuri passaggi sotterranei e imponenti bastioni che chiudono la fortezza rendendola inespugnabile.
PELES
Giungiamo a Sinaia per visitare il Castello di Peles, una delle più belle residenze reali d’Europa che si trova a poca distanza dal centro cittadino.
Sinaia, in cammino a piedi in salita per 15 minuti, verso il Castello di Peles.
Un insolito cartello avvisa di stare attenti agli orsi.
L'orso bruno è uno dei simboli della Romania.
Il Castello Peles si trova nella località montana di Sinaia ed era la residenza estiva del re Carlo I,il sovrano che regnò più a lungo in Romania. Durante la sua prima visita a Sinaia rimase affascinato da questi luoghi incantevoli e decise di costruire qui un castello.
Affreschi sulle pareti del Cortile d'onore.
Ultimato nel 1914 il Castello di Peles fu ideato per essere la residenza estiva del Re Carlo I, La sua struttura fu appositamente studiata per fornire l’edificio di servizi mai visti prima nei castelli europei, il Castello di Peles fu infatti il primo ad avere un impianto di riscaldamento centralizzato, un impianto di corrente elettrica.
La Sala Fiorentina con il camino in marmo.
La Sala da pranzo con preziosi pezzi di argenteria.
Il Salone moresco.
Il Teatro con le pitture murali firmate da Gustav Klimt.
Il castello di Peleș è senza ombra di dubbio una delle cose più belle e sorprendenti che abbiamo visto durante il nostro tour in Transilvania; un castello la cui visita a mio parere vale da sola un viaggio in Romania.
Monumento a Carlo I di Romania
BUCAREST
Bucarest è la capitale e la città più popolosa della Romania. Sottovalutata per molti anni, Bucarest negli ultimi tempi è diventata a pieno titolo una delle città europee più interessanti, è stata soprannominata la "Piccola Parigi" grazie ai suoi palazzi antichi.
Bucarest è la capitale e la città più popolosa della Romania. Sottovalutata per molti anni, Bucarest negli ultimi tempi è diventata a pieno titolo una delle città europee più interessanti, è stata soprannominata la "Piccola Parigi" grazie ai suoi palazzi antichi.
Il Palazzo del Parlamento di Bucarest, ha una superficie di 350.000 mq. Il valore immobiliare, è di circa 3 miliardi di dollari. Il suo nome originale era Casa del Popolo , ma a partire dalla fine dell'era comunista è stato chiamato Palazzo del Parlamento.
Simbolo della megalomania del dittatore Ceausescu, il Palazzo del Parlamento Rumeno è il secondo edificio più grande del mondo dopo il Pentagono statunitense.
Quando il dittatore rumeno Nicolae Ceauşescu ordinò la costruzione di questa sfarzosa struttura, un’ampia parte del centro storico di Bucarest dovette pagarne il prezzo. L'ego esagerato di Ceausescu rase al suolo templi, fabbriche, ospedali e abitazioni private, lasciando senza dimora oltre 40.000 persone.
I lavori di costruzione del Palazzo del Parlamento, durarono cinque anni e furono eseguiti a marcia forzata da più di 20.000 lavoratori, molti dei quali persero la vita a causa dei massacranti turni giornalieri di 24 ore.
Si utilizzarono esclusivamente materiali rumeni. In quel periodo, tutta la produzione del marmo fu destinata al palazzo e le lapidi per i defunti furono costruite in legno. Oggi, il palazzo ospita il parlamento della Romania, e spesso viene utilizzato come centro conferenze, inoltre, l' intera ala ovest dell’edificio ospita il Museo Nazionale di Arte Moderna.
La biblioteca centrale dell'Università di Bucarest.
L'Ateneo rumeno fu inaugurato nel 1888. L' edificio di forma circolare è la principale sala concerti della città e sede della Filarmonica "George Enescu" compositore, violinista, pianista, e direttore d'orchestra rumeno.
Museo Nazionale d’ Arte.
Piazza della Rivoluzione si trova al centro di Bucarest.Piazza della Rivoluzione. La piazza che il 21 Dicembre 1989 ospitò l’ultimo discorso di Nicolae Ceaușescu, l’ultimo presidente della repubblica socialista di Romania che fu fucilato, insieme alla moglie, qualche giorno dopo aver tenuto il discorso.
Lo strumento preferito dal conte Dracula era l‘impalamento che consisteva nell’infilare un palo arrotondato nel retto del mal capitato, che poi veniva issato e lasciato agonizzante anche per giorni, poichè il peso della persona faceva si che il palo penetrasse sempre più nel corpo.
Piazza della Rivoluzione. Il Palazzo Reale un edificio monumentale di Bucarest, il fulcro del potere monarchico del Paese. Ora è la sede del Museo Nazionale d’Arte Romena. Qui sono conservante importanti collezioni d’arte medievale e moderna, e la collezione personale della famiglia reale. Piazza della Rivoluzione, sullo sfondo il Palazzo Reale.
Piazza della Rivoluzione. Piazza della Rivoluzione, sullo sfondo il Palazzo Reale.La strada Lipscani è una delle più vecchie strade del centro di Bucarest.
CHIESA CRETULESCU. E' la chiesa ortodossa più importante della città. Ad un angolo della piazza della Rivoluzione.
La chiesa Crețulescu è una chiesa ortodossa di Bucarest. Si trova sulla Calea Victoriei nel centro della città, ad un angolo della piața Revoluției, presso il Palazzo Reale che accoglie il Museo nazionale d'arte della Romania.
Il Palazzo delle Poste.
La chiesa Stavropoleos, è la chiesa ortodossa del monastero omonimo, che sorge nel centro di Bucarest. La chiesa venne dedicata a Maria Assunta e ai santi arcangeli Michele e Gabriele.
Palazzo del Patriarcato.
Dealul Mitropoliei Patriarhiei, è una piccola collina di Bucarest, un importante punto religioso e turistico della capitale, uno dei centri dell'ortodossia rumena, qui si trovano la sede del Patriarcato rumeno e la residenza del Patriarca .
La cattedrale dei Santi Costantino ed Elena, comunemente nota come cattedrale patriarcale ortodossa. Sita nella Dealul Mitropoliei, rappresenta la sede ufficiale del patriarca di tutta la Romania.
Fa parte del complesso architettonico comprendente anche il Palazzo del Patriarcato e la residenza patriarcale. La chiesa venne costruita tra il 1654 e il 1658. Le mura interne della chiesa furono dipinte per la prima volta nel 1665. È la chiesa principale della Valacchia, la regione in cui si trova Bucarest. La chiesa fu costruita da un borghese della Valacchia, tra il 1656 e il 1658, ma è divenuta metropolita solo nel 1668. Nel 1925 è diventata chiesa patriarcale. All'interno le decorazioni ricordano l'arte bizantina.
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L’Arco di Trionfo di Bucarest, venne costruito in fretta per celebrare l'indipendenza della Romania ottenuta nel 1878, in modo che le truppe vittoriose, di ritorno nella città, potessero marciare sotto la struttura.
La prima struttura venne eretta in legno. Un secondo arco temporaneo venne costruito, sempre nello stesso punto, dopo la prima guerra mondiale. Nel 1935 si decise la costruzione di una struttura permanente, quella che esiste ancora oggi.
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