"Reggia di Capodimonte". Napoli (1) 2017.

La reggia di Capodimonte è un palazzo reale, con annesso un parco, fu la residenza storica dei Borbone di Napoli, dei Bonaparte, Murat , e dei Savoia, si trova in località Capodimonte a Napoli. 

Fu costruita per volere di Carlo di Borbone come luogo dove accogliere la collezione Farnese, è stata successivamente adibita a reggia e dal 1957 ospita il Museo Nazionale di Capodimonte.

La reggia si estende su due livelli, al primo piano si trovano gli Appartamenti Reali  con gli arredi appartenuti alle famiglie che hanno abitato nella dimora, le porcellane, gli oggetti di vita quotidiana, le sculture e le pitture di artisti italiani ed europei del XVIII e XIX secolo.


Il Museo conserva prevalentemente la Galleria delle pitture dei Farnese, di cui fanno parte alcuni grandi nomi della pittura italiana e internazionale (tra cui Raffaello, Tiziano, Parmigianino, Bruegel il Vecchio, El Greco, Ludovico Carracci, Guido Reni), e la Galleria Napoletana, che raccoglie opere provenienti da chiese della città e dei suoi dintorni  Simone Martini, Colantonio, Caravaggio, Ribera, Luca Giordano.

 
Al primo piano si trova la Galleria Farnese, la collezione Borgia, l'Appartamento Reale, la collezione delle porcellane, la collezione De Ciccio e l'Armeria farnesiana e borbonica.
All'ingresso della Galleria Farnese, il capolavoro di Tiziano "il Ritratto di Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese" .
"Paolo III e i nipoti Alessandro e  0ttavio Farnese"  è un dipinto realizzato nel 1546 dal pittore italiano Tiziano Vecellio durante il suo soggiorno a Roma. Ritrae il vecchio papa Paolo III, seduto su di una sedia, con il nipote Ottavio, genuflesso. Dietro c'è l'altro nipote Alessandro, in posa ufficiale con l'abito cardinalizio; il suo sguardo è rivolto verso l'osservatore e non sembra partecipare al colloquio tra i personaggi). 
Madonna del Velo di Sebastiano del Piombo a sx  e  Madonna del Passeggio di Raffaello Sanzio e Giovan Francesco Penni a dx.

 Assunzione della Vergine con san Giovanni Battista e santa Caterina d’Alessandria 1516, di Fra Bartolomeo.
(Al centro della tavola è raffigurata l'Assunzione di Maria, contornata da angeli, mentre ai suoi piedi, in ginocchio e poggiati al sepolcro con all'interno dei fiori, sulla sx Giovanni Battista, e sulla dx Caterina d'Alessandria).


Ritratto di Pier Luigi Farnese di Tiziano Vecellio.


"Danae" del 1545 di Tiziano Vecellio.
(Il singolare ingravidamento di Danae, figlia di Acrisio, re di Argo, da parte di Giove trasformato in pioggia d'oro.  Tiziano dipinge una Danae in completo abbandono e soddisfazione).
"Intervento delle Sabine nella lotta tra Romani e Sabini" di Girolamo Mirola.
 (Personaggi che si muovono su uno sfondo irreale e visionario).
Dipinta dal fiammingo Jan Sons,  raffigura i contenuti della Tabula Cebetis, un trattato sulla vita umana del filosofo tebano Cebeto, vissuto nel I sec. a.C. e indica il percorso a due viandanti all'interno di mura concentriche che conducono, tra raffigurazioni di vizi e di virtù, a un colle su cui siede la personificazione della Saggezza. 
Crocifissione di Joos van Cleve.

Adorazione dei Magi di Joos van Cleve.
Bottega del macellaio. Joachim Beuckelaer a sx,  e  Mercato di campagna. Joachim Beuckelaer a dx.   

Venditore di cacciagione. Joachim Beuckelaer a sx.   Venditori di pesce. Joachim Beuckelaera dx.      

Secondo piano
la sala degli arazzi, raffiguranti la Battaglia di Pavia tra Francia e Impero Germanico per il dominio sull’Italia. Databili intorno alla prima metà del ‘500 furono donati nel 1531 all’imperatore Carlo V dagli Stati Generali di Bruxellex. 

Crocifisso. Ignoto pittore campano
la galleria napoletana, in cui attraverso le opere emerge l’importanza di Napoli nell’area mediterranea. Si alternano soggetti di carattere religioso a temi profani con spiccati riferimenti agli intrecci tra l’arte e la storia, dagli Angiò ai Borbone attraverso la successione di opere di grandi artisti come Simone Martini, Mattia Preti, Ribera, Caravaggio, Tiziano, Luca Giordano e altri.

Santa Maria de Flumine. Ignoto pittore campano.


Sant'Antonio Abate e santi. Niccolò di Tommaso.


San Ludovico di Tolosa che incorona il fratello Roberto d'Angiò. Simone Martini.

Polittico di san Michele (centro) di Francesco Pagano.


Assunzione della Vergine di Pinturicchio e bottega .


Adorazione dei Magi di Cesare da Sesto.


Polittico con adorazione del Bambino e santi di Giovanni Filippo Criscuolo.


Madonna con Bambino e i santi Lucia e Antonio da Padova di Pietro Negroni.


Madonna del Rosario di Dirk Hendricksz.


Angelo custode. Artigiano napoletano. E sullo sfondo "Trinità con i santi Giovanni Battista e Francesco d'Assisi" di Luigi Rodriguez.

Battistello "ecce homo" 1610. 
Arte contemporanea. "Arte marmorea".

Convito di Baldassarre di Mattia Preti.


a dx  Annunciazione di Artemisia Gentileschi



Trinitas terrestris con san Bruno, san Benedetto, san Bernardino e san  Bonaventura di Jusepe de Ribera.
Sala dedicata a Caravaggio.



Ritratto di Letizia Remolino di Antonio Canova.



la Crocifissione di Masaccio.
Riccardo Muti ha puntato tutto su un'unica opera, la Crocifissione di Masaccio, «Non vorrei sembrare blasfemo, ma il gesto della Maddalena ricorda molto quello di un direttore d’orchestra» con queste parole il compositore Riccardo Muti spiega la ragione per cui è rimasto così tanto affascinato dalla Crocifissione di Masaccio  uno dei pochi frammenti superstiti del grande polittico dipinto dall’artista nel 1426.





Antea di Parmigianino.


Giuditta che decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi.


Colantonio S.Girolamo nello studio a sx   a dx  Antea di Parmigianino.



Massimo Stanzione. Strage degli Innocenti. 



"Lucrezia romana" a sx  e a dx  "Ritratto di Galeazzo Sanvitale" di Parmigianino.


Il primo piano si divide tra la Galleria Farnese, l'Appartamento Reale e le sale 
dedicate alla Galleria delle Porcellane della collezione De Ciccio. 


"Ritratto di Napoleone Bonaparte" di François Gérard, e oggetti del decennio francese. 


Il salottino di porcellana della regina di Napoli Maria Amalia di Sassonia,  L’ambiente, con le pareti interamente rivestite in porcellana intervallate da grandi specchiere, si ispira al mondo orientale ed è riccamente decorato da intrecci di rami, foglie, frutti e fiori, trofei musicali e scimmie.


Il salottino interamente realizzato in porcellana per la regina Maria Amalia di Sassonia faceva parte del suo appartamento privato nella Reggia di Portici.





Il Salone delle Feste.






Carlo IV re di Spagna di Farncisco Goya.


"Ritratto equestre di Carlo di Borbone" di Francesco Liani, ideatore della reggia. 


Parte del Servizio dell'Oca nella Galleria delle Porcellane.


Parte del Servizio dell'Oca nella Galleria delle Porcellane.




Parte del Servizio dell'Oca nella Galleria delle Porcellane.


Parte del Servizio dell'Oca nella Galleria delle Porcellane.


Sulla parete di sinistra "Carlo IV re di Spagna". Farncisco Goya.


Partenza di Carlo IV re di Spagna, per la spagna.


Partenza di Carlo IV re di Spagna, per la spagna.



Corredo di altare in porcellana di Capodimonte del 1754.


Girandola con specchio, porcellana di Capodimonte (1744 ca.)


Il parco di Capodimonte.


Il Salone dei Camuccini.
Dipinti di grandi dimensioni realizzati da Pietro Benvenuti, Paolo Falciano, Francesco Hayez e Vincenzo Camuccini, da cui la stanza prende il nome. "Morte di Giulio Cesare" e "Uccisione di Virginia" di Camuccini. 
Una collezione di statue di inizio XIX secolo.


Il tavolo con mosaico antico, Arte antica Real Opificio delle pietre dure di Napoli.




Ciborio.




"Morte di Giulio Cesare" di Vincenzo Camuccini.


Matrimonio della principessa Maria Carolina di Borbone col duca di Berry DI Louis Nicolas Lemasle.


Lucrezia romana  di  Parmigianino    e  Ritratto di Galeazzo Sanvitale di Parmigianino.



"Madonna col Bambino" del Perugino.


"Sacra famiglia" di Raffaello Sanzio.


"Circoncisione" di Giovanni Bellini.


"Madonna col Bambino e santi" di Bartolomeo Vivarini.   


"Parabola dei ciechi" di Pieter Bruegel il Vecchio. 
Sei uomini ciechi camminano in fila indiana, ma il primo è già caduto in un fossato e sta trascinando gli altri con lui. È il racconto che il pittore olandese Pieter Bruegel il Vecchio fa della nota parabola del Vangelo, quando un cieco ne guida un altro, entrambi sono destinati a cadere nel fosso.


"Madonna col Bambino e due angeli" di Sandro Botticelli.


"Ritratto di Filippo II" di Tiziano Vecellio.


"Ritratto del cardinale Alessandro Farnese" di Tiziano Vecellio.


Raffaello " Ritratto del Cardinale Alessandro Farnese".



"Sposalizio mistico di Santa Caterina". Annibale Carracci.


"Adorazione dei pastori" di Boccaccio Boccaccino.


"Autoritratto alla spinetta" di Sofonisba Anguissola.


"Sacra Famiglia con san Giovannino" di Parmigianino.


"Natività" di Michelangelo Anselmi.


"Maddalena" di Tiziano.


Ritratto di giovinetta. Tiziano.
Non si sà dove, Tiziano abbia realizzato questo ritratto di giovane dama, la cui identita' resta tutt'oggi sconosciuta.

Madonna col Bambino di Perugino.


"Sacrificio di Isacco" di Filippo Vitale.


"Miracolo di sant'Antonio da Padova" di Battistello Caracciolo.


"Presentazione al tempio" di Giorgio Vasari.

"Andata al Calvario" di Polidoro da Caravaggio.


Giuditta che decapita Oloferne.Artemisi Gentileschi.


Colantonio - S.Girolamo nello studio.

Antea, un dipinto del Parmigianino
Il Ritratto di giovane donna, detto Antea, l’innamorata del Parmigianino, che la ritrasse nel 1527. In realtà non si sa chi fosse, ma alcuni dettagli del vestito, come la pelliccia e la collana d’oro, fanno pensare a una giovane nobile del Nord Italia. 


Rinaldo e Armida. Annibale Carracci.



San Girolamo e l'angelo. Jusepe de ribera.

Annunciazione di Artemisia Gentileschi.


Sala Sgarbi. Galeazzo Sanvitale,  Parmigianino.


Sala Sgarbi. Lucrezia romana di Parmigianino.


La cantatrice. Bernardo Cavallino.


Napoli. Il Museo di Capodimonte.


Napoli. Il Museo di Capodimonte.


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