Cagliari 2013 "Chiesa San Michele".

 Cagliari  rione Stampace.

La torre dello Sperone, o di San Michele, è una torre medievale, unica testimonianza della cinta muraria, eretta dai pisani nel XIII secolo, a difesa di Stampace. L'edificio, attraversato alla base da un portico, sorge tra la via Portoscalas e la via Ospedale, adiacente all'ospedale militare e alla chiesa di San Michele.


San Michele,  la facciata e la cupola della chiesa gesuita  nel quartiere storico di Stampace.

La  Chiesa di San Michele.


Nell'atrio un pulpito scolpito, chiamato Pulpito di Carlo V perché venne eseguito nel 1535, in occasione della visita a Cagliari dell'imperatore, il quale avrebbe assistito alla messa da questo pulpito. proveniente dalla vicina chiesa medievale di San Francesco, demolita nel XIX secolo.


Il Portale principale della Chiesa di San Michele. 
La chiesa dell’ordine gesuitico fu costruita grazie ad un lascito del benefattore Francesc’Angelo Dessì morto nel 1647.


L'interno della chiesa di San Michele è dominato dall'imponente altare maggiore. La chiesa è  composta da otto cappelle comunicanti tra loro (quattro per lato), colpiscono la ricchezza delle decorazioni gli elementi lapidei scolpiti, gli stucchi. 


La chiesa, fu costruita a fine Seicento, prima della cattedrale, sopra un precedente oratorio, 
e consacrata nel 1738.
 I Gesuiti, espulsi dall’Isola (1848), rientrarono nella loro chiesa ottant’anni dopo.


Sopra la bussola d'ingresso, troviamo la cantoria, allestita nel 1804, delimitata da tribuna in legno e decorata con angeli che suonano strumenti musicali, qui vi si trova un organo a canne.


La cupola internamente è divisa in spicchi decorati con elementi vegetali entro cui sono raffigurati  gli Evangelisti. Gli affreschi e i marmi costituiscono la maggior parte degli arredi.


Sopra l'altare, caratterizzato da quattro colonne tortili, si trova la statua lignea di San Michele in legno policromo dorato, di scuola napoletana.


Cappella della Madonna col bambino, recante simboli delle litanie lauretane.


Cappella di San Luigi Gonzaga.




Cappella di San François-Marie Régis, missionario popolare francese, patrono della Provincia francese dei gesuiti .


La Cappella con il dipinto di S. Francesco Borgia . 


Nell’antisacrestia si trovano dieci tele di notevoli dimensioni raffiguranti i misteri dolorosi e gloriosi del rosario, opera di un pittore sardo Giuseppe Deris.

In questa vetrina si conservano sei gruppi marmorei rappresentanti i misteri della passione di Cristo che vengono portati in processione durante i riti della Settimana Santa.


 La sacrestia, di forma rettangolare, opera del lombardo Giovan Battista Corbellini, è sovrastata da una volta a botte lunettata, in cui, tra festoni e dorature, capolavoro del rococò in Sardegna, vi è rappresentato l'affresco del “Trionfo del nome di Gesù” dell'Altomonte.


All'interno della sacrestia sono custoditi otto dipinti raffiguranti storie e miracoli di santi gesuiti del XVII e del XVIII secolo.


Santo Stanislao Kostka, patrono dei novizi gesuiti, ritratto mentre a Vienna riceve la comunione direttamente da un angelo, alla presenza di santa Barbara.


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