Cagliari "Chiesa e Carcere di Sant'Efisio"

La chiesa di Sant'Efisio è una chiesa fra le più importanti dal punto di vista religioso perché legata al culto del santo più venerato dai Cagliaritani, il martire Efisio.

La chiesetta venne costruita nel '600 nei locali adiacenti alla casa padronale della famiglia Ballero, formando un unico complesso.



Sopra l’altare della chiesetta è collocata un'opera pittorica in foglia d’oro del ‘700, una via Crucis in legno e gesso e una statua di Sant'Efisio risalente allo stesso periodo. 

 

L'altare maggiore del 1786, in preziosi marmi policromi, è opera del marmista lombardo Giovanni Battista Franco.

Nel 1798 fu eretto l'altare del Crocifisso nell'Oratorio dell'Arciconfraternita che, alla fine dell'Ottocento, fu annesso alla chiesa. 

La chiesa conserva dipinti di Francesco Costa, Domenico Colombino e del cagliaritano Sebastiano  Scaleta. 




Il cocchio di gala o di città di Sant' Efisio, in stile barocco, realizzato in legno dorato e vetri, di bottega toscana: esso viene esposto al centro della chiesa la mattina del 25 aprile quando viene prelevato dalla stanza adiacente alla chiesa dove è collocato durante l'anno, dove resterà, dopo la lunga processione-pellegrinaggio, fino al 25 maggio.


Uno dei tanti allestimenti in onore di Sant'Efiso in via Sant'Efisio.


Ingresso alle carceri di Sant'Efisio dalla via Sant'Efisio.  
Un ambiente ipogeico che la devozione popolare vorrebbe fosse il carcere dove fu imprigionato il santo, prima di essere tradotto presso la città di Nora, presso Pula, per esservi decapitato.


Il sotterraneo è situato a 9 m sotto il livello stradale e vi si accede mediante una ripida scalinata.

L'ambiente sotterraneo ha pianta quadrangolare, di dimensioni irregolari, il soffitto è retto al centro da due pilastri risparmiati in fase di scavo.
Addossato a una piccola abside ricavata nella parete vi è un altare in marmo decorato con "azulejos" valenzani datati al Seicento ancora in ottimo stato di conservazione

A lato dell'altare si trova la colonna alla quale sarebbe stato legato Sant'Efisio per subire la flagellazione, in quanto si sarebbe rifiutato di rinnegare la sua fede cristiana.





Panorama.

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